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Simonetti: “Brutto entrare in campo per l’infortunio di un amico. Il Melfi? Che rabbia per l’andata”

L'espulsione di Simonetti in Messina-Melfi
L’espulsione di Simonetti in Messina-Melfi

Con il Gavorrano è tornato in campo dopo oltre due mesi, complice il grave infortunio di Franco. Per Francesco Simonetti la dodicesima presenza in campionato ha avuto un sapore particolarmente amaro. I minuti conclusivi della sfida con l’Ischia, dello scorso 5 gennaio, erano stati gli ultimi prima dell’ingresso di domenica, nel corso della ripresa, al posto dello sfortunato centrocampista, procuratosi la lesione del crociato. “Abbiamo salutato Domenico perché domani si sottoporrà all’intervento chirurgico. Gli rivolgo i miei più sinceri auguri di una pronta guarigione. Entrare in campo a causa dell’infortunio occorso ad un amico è stato bruttissimo” ha detto il giocatore partenopeo.

L’ex Milazzo sembrava destinato a partire nel corso del mercato invernale. Rimasto in riva allo Stretto, alla luce dell’infortunio di Franco, rappresenta per il rush finale la prima alternativa ai titolari Bucolo e Maiorano, peraltro entrambi diffidati. “Ho sempre lavorato sodo, impegnandomi al massimo in ogni allenamento, anche nel periodo in cui non sono stato mai impiegato in partita. È il mio lavoro e devo farmi trovare pronto quando il mister ritiene necessario utilizzarmi. Per questo domenica ho cercato di offrire alla squadra il mio contributo alla vittoria”.

Il centrocampista lascia il terreno di gioco
Il centrocampista lascia il terreno di gioco

Messina-Melfi del girone d’andata Simonetti non può davvero dimenticarla. Il cartellino rosso estratto nei suoi confronti da Marinelli di Tivoli gli costò due turni di stop. Un arbitraggio che fece infuriare i giallorossi per i tanti episodi controversi. “Ripensando a quella gara nutro ancora rabbia e nervosismo legati all’arbitraggio e a certe decisioni. Il risultato (2-2, ndr) cambiò certamente gli equilibri del nostro campionato. Adesso è tutta un’altra storia e andremo a Melfi per cercare di compiere un altro passo fondamentale verso il traguardo. Stiamo preparando questa partita con la giusta carica e la massima determinazione. Vincere aiuta a vincere e dunque abbiamo acquisito maggiore consapevolezza nei nostri mezzi”.

Di fronte la formazione lucana, con soli due punti in meno del Messina ed uno score con lo stesso numero di sconfitte (6) dei giallorossi. “Il Melfi è una squadra ostica, difficile da affrontare. Non esprime un bel calcio, ma è dura fargli gol. Gli episodi possono fare la differenza e occorrerà la giusta concentrazione, bisognerà curare i minimi particolari per centrare un risultato positivo. Vedendo il rendimento recente delle contendenti la quota promozione si è certamente abbassata e dovrebbero bastare 47-48 punti. Non possiamo, però, permetterci passi falsi. Guai a rilassarsi, vogliamo archiviare in fretta il discorso Lega Pro unica”.

Una conclusione dell'ex Milazzo
Una conclusione dell’ex Milazzo

Le presenze in aumento al “San Filippo” sono uno stimolo in più per la squadra, oltre che il giusto premio per la scalata in classifica. E per Messina-Casertana (indetta dal club la “Giornata giallorossa”) si preannuncia un’altra splendida cornice. “Messina è una grande piazza. Attraverso la serie di risultati positivi che abbiamo collezionato nel girone di ritorno siamo riusciti ad attrarre più gente e mi auguro che il pubblico continui ad essere sempre così caloroso”.

Sul suo futuro, infine, Simonetti non si sbottona: “Prima occorre raggiungere l’obiettivo della Lega Pro unica, poi ne parlerò con la società. Ancora c’è tempo. Il futuro in questo momento si chiama soltanto Melfi”.

 

 

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