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Silvestri: “Messina è nel mio cuore. Tornerei per cancellare quella maledetta retrocessione”

Gigi Silvestri non ha dimenticato Messina. Il difensore della Vibonese domenica scorsa era al “Franco Scoglio” ad assistere al derby con il Catania, segno evidente di un legame mai sciolto con la città dello Stretto e con i tifosi giallorossi.

I giocatori del Messina escono dal campo

In tribuna ha distribuito sorrisi e abbracci e rivisto vecchi amici, non nascondendo un pizzico di delusione per l’esito finale della gara: “Credo che il Messina debba mangiarsi le mani. Il maltempo ha un po’ rovinato lo spettacolo appesantendo il terreno di gioco, c’erano i presupposti per una grande partita. Il Messina ha interpretato la sfida in maniera positiva, all’8’ l’espulsione di Gil ha fatto credere che la strada fosse in discesa, forse è mancata un po’ di maturità nella gestione del risultato. Poi addirittura è arrivata la beffa per via del gol di Barisic, ma credo che il risultato finale sia troppo penalizzante per il Messina”.

Luigi Silvestri
L’ex giallorosso Luigi Silvestri

L’avvento di Proto ha portato una ventata d’aria nuova in tutto l’ambiente. Sembra riesploso l’entusiasmo della tifoseria e questo lo ha notato anche Silvestri: “La trattativa la seguo da mesi, mi sento spesso con Giorgio Corona e lui tante volte mi ha parlato della possibilità che il Messina potesse finire nelle mani di Franco Proto. Alla fine tutto è andato per il verso giusto anche se solo adesso e questo è un peccato perché il Messina non ha potuto agire sul mercato come l’attuale proprietà avrebbe voluto. Il nuovo presidente mi sembra una persona seria, Giorgio me ne ha sempre parlato molto bene e si vede che è cresciuto l’entusiasmo”.

Luigi Silvestri alla Vibonese

Silvestri sente di avere un conto aperto con Messina: “La retrocessione di due stagioni fa brucia ancora tanto, quella fu un’annata davvero particolare finita nel modo peggiore, perché essere mandati in Serie D per mano della Reggina è davvero la peggiore delle beffe. Credo che abbiamo vanificato quanto di buono avevamo fatto l’anno prima con una rimonta incredibile, perciò ritengo di avere ancora un debito da estinguere con questa piazza. Mi piacerebbe tornare, l’ho già detto al mio procuratore e se ci sarà la possibilità la coglierò al volo, perché questa piazza mi ha dato veramente tanto. Ma naturalmente adesso la mia mente è tutta rivolta alla salvezza della Vibonese”.

Il presente, però, adesso racconta di una Vibonese che deve evitare l’ultimo posto per non finire direttamente in Serie D e magari giocarsi la salvezza ai playout: “Per ora stiamo raccogliendo poco perché abbiamo incrociato quasi tutte le prime della classe. Sabato abbiamo giocato a Lecce, poi abbiamo affrontato il Matera, anche se si parte undici contro undici non è mai facile. A gennaio ci siamo rafforzati molti, faccio i complimenti al direttore Battaglia che è riuscito a portare giocatori di assoluto valore”.

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