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Silvestri: “Messina la considero casa mia. A gennaio sarei voluto tornare”

A Messina ha lasciato il cuore dopo due anni intensi, vissuti tra gioie e dolori. Per Luigi Silvestri è impossibile catalogare alla voce “trasferta” la sfida di sabato, quando il Melfi sarà di scena al “Franco Scoglio”, perché per lui sarà come tornare a casa.

Silvestri tenta lo stacco (foto Matteo Papini-Paolo Furrer)
Silvestri tenta lo stacco (foto Matteo Papini-Paolo Furrer)

Tali e tanti sono i ricordi indelebili di una storia, condita da 52 presenze, che si è conclusa nella maniera più amara quel 30 maggio 2015. “Sono davvero emozionato, per me non può essere una partita come tutte le altre. Ritorno praticamente a casa – ha commentato il difensore ora in forza ai lucani – in quanto il Messina è il club che mi ha lanciato nel calcio professionistico. Devo tanto alla squadra ed alla piazza, soprattutto ai tifosi per come mi hanno fatto sempre sentire. Ho trascorso due anni bellissimi e avrei voluto disputare in giallorosso anche il terzo che prevedeva il mio contratto”.

Luigi Silvestri esulta dopo un gol
Luigi Silvestri esulta dopo il gol a Gavorrano

Immense le soddisfazioni provate nel 2013-14 con la squadra passata da Catalano a Grassadonia capace di compiere una straordinaria rimonta nel torneo di Seconda Divisione, balzando davanti a tutti e guadagnando da “regina” l’accesso in Lega Pro unica: “Fu una cavalcata miracolosa, da penultimi in classifica a primi, grazie ad un girone di ritorno strepitoso. E’ stata sicuramente quella la stagione più bella delle cinque che ho giocato sin qui in carriera. Segnai due gol, ricoprendo vari ruoli e arrivai persino a vestire la maglia della Nazionale di categoria”.

Il difensore Luigi Silvestri (foto Paolo Furrer)
Il difensore rilancia la sfera (foto Paolo Furrer)

Un sogno poi svanito, dodici mesi più tardi, a causa dell’incredibile retrocessione maturata nei playout per mano della Reggina. Una delusione cocente, nella gara che è stata di fatto l’ultima di Silvestri con il Messina. Da ragazzo sensibile qual è una botta difficile ancora oggi da assorbire. “Avrò sempre una cicatrice addosso. Le prime sere dopo la partita di ritorno contro la Reggina non riuscivo neanche a dormire, stavo proprio male. Inoltre alla luce del declassamento in D sapevo che mi sarei dovuto liberare contrattualmente. Dopo aver vinto un campionato è stato davvero brutto retrocedere così l’anno dopo”.

Messina-Reggina
Silvestri nel match dei playout con la Reggina (foto Paolo Furrer)

E dire che nello scorso mercato di gennaio, quando il difensore si è trovato in uscita dal Siena, si era aperta la possibilità di un ritorno in riva allo Stretto: “Ho parlato con il direttore sportivo Argurio chiedendo di ritornare a Messina, anche per via dei problemi fisici di Parisi. Tuttavia mi disse che essendo la squadra in una situazione tranquilla di classifica avrebbero ingaggiato solo degli under, dunque non potevo fare al caso loro, e che se ne sarebbe magari riparlato in futuro. Non ho comunque nessun tipo rancore nei confronti del direttore, ma mi sento invece in debito con la piazza per quella retrocessione e avrei voluto tanto ritornarci”.

Il difensore Luigi Silvestri
Silvestri protesta con l’arbitro

A Siena, nella prima parte di stagione, ha giocato 6 gare. Cinque, invece, le apparizioni sino ad ora collezionate con il Melfi. “Dal punto di vista personale non è stata una stagione molto positiva. Fisicamente sto bene, ma ho disputato poche partite. Dopo il primo periodo in Toscana nel quale giocavo, però, la società ha detto apertamente che avrebbe puntato a valorizzare gli elementi in prestito per avere dei ricavi preferendoli a chi aveva più anni di contratto. Una volta sfumata la prospettiva di un ritorno a Messina il Melfi mi dava più garanzie di tutte come minutaggio. Mi voleva anche il Catania, Ferrigno mi aveva cercato con molta insistenza, ma non ero entusiasta di quell’ipotesi per tanti fattori, sia per via della situazione societaria degli etnei ma anche per la rivalità che c’è, essendo un palermitano ed un ex messinese”.

Luigi Silvestri
Luigi Silvestri nella stanza di Ciccio Currò

Il Melfi, pur reduce da due pareggi beffa contro Lecce e Martina, sembra ora sulla strada giusta per conquistare la permanenza, che sia al termine della regular season o negli spareggi. La salvezza diretta intanto dista tre lunghezze e quello di Messina sarà un appuntamento chiave: “La nostra è una squadra molto giovane che se riesce a sfruttare come arma l’intensità può fare male a qualsiasi avversaria. Purtroppo abbiamo subito due pareggi a tempo scaduto nelle ultime due partite, ma continuando così possiamo salvarci senza passare dai playout. A mio avviso il Melfi ha una marcia in più rispetto a tante altre formazioni, anche di media classifica”.

Silvestri in marcatura su Cissè
Silvestri in marcatura su Cissè

Per sabato Silvestri sa che non dovrebbe partire nell’undici titolare, ma alla sfida da ex ci pensa già da tanto tempo: “Penso che partirò dalla panchina, ma la squadra sta facendo bene ed il mister mi ha detto di stare tranquillo, perché adesso ho trovato la condizione. Vedremo cosa accadrà, se entrerò a sfida in corso e se ci saranno per me applausi o fischi. Ho seguito tante partite del Messina di questo campionato, anche perché a Siena avevo tra i compagni di squadra Daniele Portanova e parlavamo sempre delle nostre esperienze con i giallorossi. In particolare abbiamo visto insieme in hotel al pc il derby d’andata con il Catania, quando ci furono ventimila spettatori sugli spalti. Hanno fatto davvero un bel campionato dopo l’ottimo mercato condotto in estate, sebbene avessero avuto pochi giorni a disposizione. Complimenti a tutti, sia alla società che a Di Napoli e alla squadra. Il Messina ha un bellissimo gruppo e questo sarà l’aspetto principale da temere in vista della gara di sabato”.

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