Finalmente è ufficiale. Pino Rigoli e la Sicula Leonzio, fianco a fianco già prima che finisse la stagione dei bianconeri, hanno appena celebrato il proprio matrimonio attraverso un comunicato ufficiale. L’allenatore messinese, virtualmente in panchina da settimane, ha infatti ottenuto la rescissione del contratto che lo legava al Catania dalla scorsa stagione, prima dell’esonero in pieno girone di ritorno che aprì una fase di crisi senza uscita per i rossoazzurri. Archiviati dunque per gli aretusei i saluti con mister Ciccio Cozza, che volò via dalla Sicilia a sorpresa per rilevare in Serie D la panchina del Taranto, riparte la stagione per l’unica neopromossa tra le sei isolane partecipanti alla prossima Serie C, in cui la città barocca ha consumato il suo ritorno a 23 anni di distanza. Ecco allora la pietra miliare del nuovo progetto, ovvero l’intesa con l’allenatore di Raccuja che firma un biennale attivo dal prossimo 1 luglio e resta in Lega Pro per la terza stagione consecutiva, dopo aver salvato l’Akragas e condotto il Catania nella prima parte della scorsa stagione.
Rigoli, che lavora già alla definizione della squadra che vedrà ancora Gianni Ricciardo nelle vesti di capitano, è tra l’altro detentore del patentino UEFA Pro, che gli consentirebbe di sedere persino su una panchina di Serie A. E seppur sulla strada di Lentini già dal termine della regular season, il tecnico siciliano era stato accostato anche al Messina, che avrebbe vagliato il suo nome ancor prima dei principali candidati per la successione a Cristiano Lucarelli. Chissà però che Rigoli sullo Stretto non ci finisca davvero, per le gare interne della sua nuova squadra. Il “Franco Scoglio”, per l’appunto, è la meta ambita dal presidente Giuseppe Leonardi per le primissime gare di campionato anche se solo in caso di emergenza, nell’attesa che l’ “Angelino Nobile” sia conforme agli standard previsti per i campionati professionistici. Incassata la disponibilità del Comune, del prefetto Ferrandino e della stessa ACR Messina, alla Sicula Leonzio non resta che scrivere il proprio futuro nel calcio professionistico. Con Pino Rigoli in panchina, come è ovvio che sia.