Tra gli elementi più attesi nel rinnovato Messina c’è sicuramente Giuseppe Siclari, che ha realizzato oltre 140 reti in carriera tra serie C e D ed è chiamato a ripetersi anche in riva allo Stretto.
Per lui già tre promozioni tra i professionisti, con le maglie di Aprilia, Lupa Castelli Romani e Potenza. L’obbligo di disputare un altro torneo da vertice non lo spaventa: “Le sensazioni sono positive, siamo sereni e concentrati, pronti a scrivere una pagina importante. Bisogna partire bene, per la maglia che indossiamo e per tutto quello che la società sta facendo”.
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Aggregatosi ai compagni subito dopo Ferragosto, sta cercando di bruciare le tappe e si candida a una maglia da titolare già domenica: “Ovviamente fisicamente sono un po’ indietro e non ho raggiunto ancora il cento per cento della condizione. Ma sono a disposizione, pronto a dare il mio contributo”.
Si parte da Troina, da una formazione che dopo la brusca battuta d’arresto in Coppa Italia con il Licata è corsa ai ripari, tesserando svariati elementi, tra i quali l’attaccante argentino Lautaro: “Per me è la prima volta in questo girone. Rispetto alla prima gara ufficiale hanno cambiato qualcosa e sicuramente troveremo una squadra organizzata, che ci darà filo da torcere. Giocare contro di noi poi dà sempre motivazioni supplementari e vorranno fare bella figura”.
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Le insidie non mancano, soprattutto per via dell’orario in cui è fissato il calcio d’inizio, le 15, mentre ad esempio la serie B ha optato per le 18, per evitare il solleone: “Non è agevole, anche se lì magari, considerata l’altitudine, l’aria è più fresca. Dovremo essere pronti in ogni situazione, in ogni momento. Si gioca su un campo piccolo, sul sintetico, un fondo che conosciamo. Anche se non è certo uguale a quello del “Despar”, che è stato realizzato appena un anno fa”.
L’Acr dovrà rinunciare al suo dodicesimo uomo, dal momento che la gara si giocherà senza pubblico sugli spalti: “Una partita a porte chiuse è brutta soprattutto per noi, che perdiamo una grande tifoseria. Ma purtroppo può capitare anche questo in una categoria come la serie D”.
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In doppia cifra in sette delle ultime nove stagioni, Siclari ha visto calare la sua prolificità soltanto nell’ultima annata, vissuta tra Cerignola e Andria: “Il mio obiettivo è fare bene con la squadra ed aiutare i compagni a dare il massimo. I traguardi personali arrivano dopo e solitamente si raggiungono anche quelli se il gruppo centra i traguardi prefissati. L’anno scorso è stato particolare, perché ho giocato poco, senza trovare continuità. Per cui non cerco alcun riscatto. Giocare mi rende felice”.
Il bomber catanese torna nella sua Sicilia a distanza di quattordici anni: “Ho iniziato la mia carriera a Modica. Mi riavvicino a casa, alla mia famiglia. Un motivo in più per segnare”. L’ambientamento è stato agevolato da tanti volti noti: “Conoscevo quasi tutti gli over e il mister era con me a Taranto. In gruppo ci sono tanti bravi ragazzi e anche lo staff è molto preparato. Non ci manca nulla per fare bene”.
Le ventidue reti realizzate nel 2014/2015 il ricordo più piacevole: “Con la Lupa Castelli Romani a livello personale ho segnato di più e ho vinto il campionato. Anche a Potenza però è stato un anno importantissimo, coronato anche quello dalla promozione”.