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Siac, D’Urso: “Non abbiamo colmato il gap con l’A2 ma i ragazzi vanno elogiati”

La Siac Messina non riesce a sbloccare lo zero in classifica nonostante contro Taranto abbia offerto una delle migliori prestazioni stagionali. Il tecnico-giocatore Salvatore D’Urso ha analizzato attentamente la partita e l’andamento di una stagione fino ad oggi del tutto avara di soddisfazioni per la matricola peloritana: “Non possiamo nasconderci. Siamo ultimi a zero punti e la nostra classifica non mente. Abbiamo un organico di tutti messinesi e un brasiliano, Gabriel Barbosa, appena inserito, a differenza di altre squadre che hanno come minimo due stranieri avanti con gli anni e di grande esperienza. Il primo tempo però abbiamo annullato questo gap col Taranto ma non siamo riusciti a ripeterci nel secondo tempo. Molte responsabilità potrebbero essere anche mie, ad esempio nel predisporre un quinto di movimento per puntare a fare gol. Abbiamo difficoltà a realizzare e secondo me il fatto che io debba allenare e giocare non è un bene per il sottoscritto. Se quattro contro tre non segni, poi metti il quinto elemento ma ugualmente contro tre uomini la palla non ne vuole sapere di entrare anche per meriti del portiere allora tutto si complica. Siamo ragazzi di Messina, ce la giochiamo ma l’A2 è una categoria molto grande. Speriamo di accorciare ulteriormente il gap con le dirette avversarie in futuro”.

Salvatore D'Urso
L’allenatore della Siac Messina Salvatore D’Urso

Calendario che non concede soste e lotta salvezza sempre più difficile per la squadra messinese: “Andremo a Viggiano e poi a Regalbuto. Potevamo accorciare le distanze in classifica ma la nostra realtà è diversa. Vorremmo la salvezza ma ad oggi fare punti sarebbe già un bel traguardo per noi importante. Il mio obiettivo reale è questo in una categoria così difficile”.

In conclusione il tecnico volge il proprio sguardo al settore giovanile, punto nevralgico del progetto Siac ma che al momento è fermo per via della pandemia sanitaria: “Puntiamo molto sui ragazzi della nostra under 19 che stiamo crescendo da anni. Ad esempio giochiamo in prima squadra con un portiere classe 2002 che è stato più volte richiesto dai nostri avversari come avvenuto di recente a Cosenza. Ci portiamo dietro problemi ma che non sono tutti ascrivibili a noi. A Messina infatti si è costruito poco negli ultimi anni, invece ad esempio lo stesso Taranto vanta molti ragazzi del luogo già pronti per l’A2. Tra mille difficoltà però voglio elogiare i miei ragazzi per l’atteggiamento dimostrato nel lavoro pur con risultati deficitari”.

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