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Messina

Si limano i dettagli prima delle firme. Un legale per la riammissione in Lega Pro

L’apparente silenzio ha fatto da contorno ad una giornata frenetica in casa Messina. Il presidente “in pectore” Natale Stracuzzi ed i quattro professionisti che assistono la sua cordata ed i finanziatori reperiti da Arturo Di Napoli hanno analizzato le carte trasmesse dalla controparte. La stretta di mano con Pietro Lo Monaco era infatti soltanto il preludio all’ultima analisi dei documenti contabili finalmente emersi dai cassetti del commercialista Isidoro Torrisi. L’ex presidente ha confermato la trasmissione degli atti al notaio indicato dagli acquirenti, che non dovrebbe essere però la messinese Adele Penna, che pure con il suo studio assiste le società di Stracuzzi e del socio Pietro Oliveri, attive principalmente nel settore della cantieristica navale.

Isidoro Torrisi
L’ex presidente del Messina Isidoro Torrisi, commercialista di fiducia del patron Lo Monaco

A conferma di quanto abbiamo scritto più volte negli ultimi due mesi, dalla verifica delle carte sarebbe emersa qualche discrepanza rispetto alla quantificazione precedente del passivo. La proprietà subentrante è convinta di essersi cautelata con la “manleva” prestata da Lo Monaco, chiamato a sobbarcarsi tutte le situazioni incerte non certificate nel bilancio depositato. Nel corso dell’incontro fiume tenutosi nello studio Gitto di Catania sarebbe stato finalmente reso noto anche il nome del nuovo revisore dei conti, che rimpiazza la dimissionaria Isabella Gravina, che peraltro secondo indiscrezioni avrebbe lasciato il suo incarico già nello scorso febbraio.

A cinque mesi di distanza c’è finalmente un sostituto che avrebbe stilato la relazione supplementare sugli ultimi sei mesi di gestione del club ma il famigerato “patto di riservatezza” voluto dai legali di Lo Monaco non consente alla stampa di conoscerne finalmente il nome. Peraltro – proprio per via dei tempi tecnici necessari per la recezione della nuova nomina – alla Camera di Commercio non è ancora disponibile il bilancio aggiornato al dicembre 2014 dell’ACR Messina. Come nei migliori gialli di Agatha Christie il mistero verrà svelato insomma nelle ultime pagine: è necessario pazientare ancora per conoscere l’esatto ammontare dei debiti, sul quale stanno finalmente facendo luce Fazio, Carè, Termini e Giacoppo.

Messina-Salernitana
Il San Filippo potrebbe tornare ad ospitare la Lega Pro a pochi mesi di distanza dal play-out perso con la Reggina

Sono altre due però le notizie di giornata, che dovrebbero confortare almeno in parte la tifoseria giallorossa. La prima: l’appuntamento con il notaio potrebbe tenersi già nella giornata di mercoledì o slittare al massimo a giovedì, per la firma di un compromesso propedeutico alla cessione ed il contestuale versamento delle quote richieste da Lo Monaco. Contrariamente a quanto emerso soltanto fino a poche ore fa quindi, una sorta di “preliminare” precederà l’atto definitivo (che a questo punto potrebbe essere siglato anche all’inizio della prossima settimana). La seconda, mentre i suoi legali scandagliano per l’ultima volta i conti, Stracuzzi – che presto potrebbe volare nella Capitale – ha già avviato i contatti – anche grazie ad un insospettabile intermediario – con un legale che assisterà l’ACR a Firenze ed a Roma, dove il Consiglio Federale ha appena “tagliato” 6 posti.

La Lega Pro, che appena un biennio fa contava 90 squadre al via, dimagrisce ancora, passando dalle 60 formazioni del 2014/15 alle attuali 54. Poco cambia per il Messina, spettatore interessato dei processi sul calcioscommesse che riguardano Vigor Lamezia e Barletta. La retrocessione all’ultimo posto di una delle due spalancherebbe le porte del professionismo al Messina, a poco più di due mesi dall’inopinato play-out perso con la Reggina. I dubbi sembrano pochi, ma Stracuzzi ha già affidato ad un avvocato la redazione del faldone con il quale l’ACR tutelerà i suoi diritti. Nel folle calcio italiano vale maggiormente un antico adagio: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.

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