Dopo una lunga malattia si è spento Antonio Ghelfi, 75 anni, storico difensore del Messina con cui raggiunse la promozione in serie A, collezionando complessivamente ben 137 presenze, siglando una rete. In carriera anche un centinaio di apparizioni con la maglia del Como, che lo ha già celebrato sul proprio portale ufficiale, e le esperienze con Arezzo e Catanzaro.
Nativo di Pontremoli, centro della provincia di Massa e Carrara, è cresciuto a Como, dove la sua famiglia possiede tuttora un negozio di maglieria in via Milano. E’ stato molto apprezzato per il suo carattere mite e la grande educazione. Difensore roccioso, ha lasciato un grande ricordo anche in riva allo Stretto. Con i giallorossi conquistò infatti nel 1963 lo storico approdo nel massimo campionato. Al suo fianco, tra gli altri, c’era il centrocampista Eugenio Fascetti. Quel Messina conquistò il primo posto, con 50 punti all’attivo, due in più di Bari e Lazio, che ottennero le altre due promozioni.
“Ai familiari di Antonio il Calcio Como porge le più sentite condoglianze e rende noto di aver inoltrato formale richiesta alla Lega di B per poter onorare la memoria del suo ex calciatore sabato prossimo in occasione della partita Como-Novara” si legge in una nota diramata dal club lombardo.
Come ricorda il “Corriere di Como”, Ghelfi non amava le interviste ed è sempre stato lontano dalle luci dei riflettori. Una riservatezza che abbandonò per una sera, nel 1996, quando arrivò in città Nando dalla Chiesa per presentare il suo libro “La farfalla granata”, in una serata organizzata dal fratello di Gigi Meroni. Si prestò volentieri a tracciare un ritratto del suo amico nonché compagno di squadra. In tempi più recenti, nel 2007, non aveva voluto mancare alla festa organizzata dai tifosi a Sant’Abbondio per i 100 anni della società lariana. I funerali si svolgeranno giovedì alle 14.30 a Como, nella parrocchia di San Bartolomeo.