Il dopo-gara di Salerno è stato caratterizzato dall’annuncio dell’imminente separazione tra il Messina e l’attaccante croato Sasa Bjelanovic. Un divorzio che sembrava nell’aria già nei mesi scorsi ma che la punta ex Varese aveva smentito dopo la sua prima rete in giallorosso ad Ischia, alla quale era seguita peraltro anche la prima marcatura, splendida, al San Filippo, contro il Benevento: “Il mio futuro è a Messina – aveva assicurato in Campania – Il lavoro impone ai giornalisti di scrivere ed a ridosso dell’apertura dei trasferimenti è normale che le voci inizino a girare. Io punto a fare il meglio qui: il mio campionato è iniziato soltanto a novembre, mi sento sempre meglio e voglio recuperare il terreno perduto”.
Ed invece motivi di natura familiare avrebbero convinto infine l’ex attaccante del Lecce a cambiare aria e ad accasarsi in Nord Italia, in Friuli, a Pordenone, ad un passo dai suoi affetti in Croazia. A confermarlo ai nostri microfoni è il suo procuratore Danilo Caravello: “Abbiamo già trovato l’accordo con la società, che ha rispettato la scelta del ragazzo di volersi riavvicinare a casa. Una decisione originata comunque da motivi extracalcistici. Tutto fatto con il Pordenone? Non ancora ma è ormai questione di dettagli”.
Un paradosso che il Messina perda il suo attaccante più quotato insieme a Corona proprio nel momento in cui aveva finalmente trovato la forma migliore: “C’è rammarico – ammette il procuratore – perché Messina ha conosciuto il vero Bjelanovic troppo tardi”.
Caravello assiste altri calciatori che nelle precedenti sessioni di mercato furono affiancati al club di Lo Monaco: da Ciciretti, poi accasatosi alla Pistoiese, a Zampa, adesso a Trapani in B: “So che il neo direttore sportivo Danilo Pagni e la proprietà si riuniranno a breve per pianificare le prossime mosse sul mercato. Parleremo a breve per capire se potrà interessargli o meno qualcun’altro dei miei assistiti”.