Un’impresa dietro l’altra. Il Settebello è in semifinale ai Mondiali di Kazan, oltre che ad un passo dall’accesso diretto alle Olimpiadi in programma nel 2016 a Rio de Janeiro. Battuti nei quarti i campioni uscenti e vice campioni europei dell’Ungheria per 8-7, al termine di una battaglia incredibile, gli azzurri si troveranno ora di fronte la temibile Serbia, che ha sconfitto 12-7 gli Stati Uniti. Si giocherà giovedì 6 agosto alle 21.45 locali. Per l’Italia si tratta della terza semifinale iridata consecutiva dopo il titolo di Shanghai 2011 ed il quarto posto a Barcellona 2013. Il segnale della spaventosa continuità dei ragazzi allenati da Sandro Campagna, venuti fuori alla distanza dopo un girone eliminatorio chiuso senza sussulti, al terzo posto, alle spalle di Grecia e Usa e con una sola vittoria all’attivo, ottenuta ai danni dei padroni di casa della Russia. Quindi la goleada contro il Canada negli ottavi, spazzato via per 8-2 e la strepitosa vittoria a spese dei magiari che ha spedito l’Italia tra le prime quattro del Mondo.
Tra i protagonisti c’è il messinese Massimo Giacoppo, in forza alla Pro Recco come tanti compagni d’avventura in azzurro. A 32 anni, compiuti nello scorso maggio, è divenuto uno dei veterani del gruppo, insieme al portiere Tempesti e all’attaccante Figlioli. Dopo l’argento agli Europei di Zagabria nel 2010 ed il bronzo continentale a Budapest nel 2014, oltre allo splendido argento delle Olimpiadi di Londra 2012, il giocatore cresciuto nella Polisportiva Messina sogna di arricchire ancora il proprio medagliere con la Nazionale. A Kazan, indossando come consuetudine la calottina numero 7, ha fornito un’ulteriore dimostrazione di maturità, non limitandosi ai compiti difensivi e togliendosi anche lo sfizio di siglare due marcature.
“Contro l’Ungheria – ha detto Giacoppo ai microfoni di Raisport – siamo scesi in acqua con la giusta convinzione e la massima concentrazione. Nonostante avessimo davanti i campioni del mondo eravamo convinti di poterli battere. Notoriamente in queste competizioni rendiamo al meglio verso la fine del torneo e spero che sia così anche questa volta. Non so se possa essere un discorso di approccio o di preparazione, ma stiamo rompendo il ghiaccio e dopo essere arrivati in semifinale ora viene il bello”.
La gara con la Serbia è alle porte e l’Italia punta ad una nuova impresa, come spiega Giacoppo: “Affronteremo una squadra fortissima e ce la metteremo tutta, come sempre. Sarà una sfida di altissimo livello, perché in questo momento la Serbia è un gradino sopra a tutte le altre. Se affronteremo la partita con la stessa concentrazione della gara con l’Ungheria però potremo giocarcela fino in fondo. In passato ci hanno sofferto parecchio, evidentemente i nostri schemi e il nostro modo di giocare li mette in difficoltà. A loro piace il contatto fisico, mentre noi siamo piuttosto veloci e dinamici”.