In data odierna la Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, e composto da Valentina Aragona, Giammaria Camici, Gaia Golia, dal relatore Marco Sepe e dal rappresentante Aia Paolo Fabricatore, si è espressa sul deferimento proposto dal Procuratore Federale nei confronti del Fc Messina.
Pesanti le sanzioni, che consistono in sette mesi di inibizione per il presidente Rocco Arena e due punti di penalizzazione in classifica, da scontare nel corso della corrente stagione sportiva. Penalità quest’ultima che di fatto viene vanificata dalla precedente estromissione del club dal campionato, formalizzata appena 24 ore prima dal Giudice Sportivo.
Una pronuncia che dovrebbe fare riferimento alla corresponsione degli emolumenti richiesti dagli ex tecnici giallorossi Ernesto Gabriele e Pino Rigoli, per la verità non citati nel dispositivo che rimanda semplicemente al provvedimento n. 3650/90pf 21-22 GC/SA/mg del 23 novembre scorso, non reperibile sul web.
Da segnalare però altre quattro pronunce che riguardano il club. La Commissione Accordi Economici presso la Lnd, presieduta dall’avvocato Marco Di Lello, ha accolto infatti i ricorsi di tre ex tesserati. La società è stata condannata al versamento di 12.200 euro al difensore portoghese Joao Alfonso Paula Da Silva, di 8.668 euro al compagno di reparto Domenico Marchetti e di 890,46 euro al centrocampista under spagnolo Javier Sanchez Noguera, classe 2002 originario di Elche Alicante.
Il Collegio Arbitrale che si occupa delle controversie tra allenatori e società Lnd, presieduta dal legale Salvatore Colonna, ha infine accolto il ricorso del preparatore dei portieri Alessandro Nastasi. Il lodo arbitrale sarà trasmesso entro un mese al club e non se ne conoscono ancora i dettagli. Insomma, dopo avere di fatto rinunciato al titolo sportivo, il Fc Messina del nuovo corso societario perde anche la faccia.