Lo spettro del calcioscommesse sul campionato di serie D, edizione 2019-20. Il Procuratore Federale ha informato alcune società del girone I e i relativi tesserati dopo una serie di indagini su presunte gare truccate. I club sono Troina, Acireale, Licata e Rotonda, che ci militano anche nell’attuale torneo, San Tommaso, Gela e Marsala, adesso in Eccellenza.
Un fascicolo di 32 pagine avente come oggetto la “trasmissione atti da parte della Procura della Repubblica di Enna in ordine a condotte di presunto illecito sportivo poste in essere da tesserati di società partecipanti al Campionato di Serie D 2019-20 (Girone I)” coinvolge personaggi molto noti nell’ambiente sportivo: dirigenti, allenatori, calciatori. In otto sono stati rinviati a giudizio per frode.
Il procuratore federale Giuseppe Chinè ha firmato la notifica di conclusione delle indagini su alcune partite “sospette” che si riferiscono alla scorsa stagione agonistica, il cui risultato sarebbe stato truccato ad arte per favorire vincite da parte di soggetti che scommettevano somme di denaro.
Dieci le gare di D finite nel mirino degli inquirenti: Troina-Rotonda, Sancataldese-Troina e Gela-Troina dell’annata 2018-19, Acireale-Troina, Palermo-Troina, Corigliano Calabro-Troina, Troina-San Tommaso, Troina-Marina di Ragusa, Marsala-Troina, Licata-Corigliano Calabro e San Tommaso-Acireale del torneo successivo. Si indaga anche su Licata-Alcamo, valevole per il campionato di Eccellenza della stagione 2017-18, con i padroni di casa che all’epoca contendevano al Marsala la vittoria finale del campionato e quindi la promozione in D.
Nel mirino degli inquirenti, alla vigilia di Corigliano-Troina, interrotta al 54^ minuto del secondo tempo per impraticabilità del terreno di gioco, un incontro che sarebbe avvenuto il 4 gennaio 2020 presso il ristorante “La Napoletana” di Ganzirri, a Messina, tra le rispettive dirigenze.
In una nota stampa l’Acireale si è dichiarato “totalmente estraneo ai fatti e ciò verrà dimostrato nelle sedi competenti. La società è, altresì, certa che anche i dirigenti acesi che dovessero essere coinvolti saranno in grado di dimostrare la personale estraneità agli addebiti disciplinari”.