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Serie B a 19, furia Lo Monaco: “È un golpe”. Niente C per Prato, Como e Santarcangelo

L’anticipazione di Nicola Binda, giornalista della Gazzetta dello Sport, ha trovato conferme ufficiali. Il prossimo campionato di Serie B sarà a 19 squadre, senza dunque prevedere ripescaggi, nonostante i tre posti vacanti lasciati da Cesena, Bari e Avellino,che hanno detto addio al professionismo. “La Lega B comunica che i calendari del campionato Serie BKT 2018/19 saranno resi noti a Milano, nella sede di via Rosellini, lunedì alle ore 19 con l’organico previsto a 19 squadre. La Lega B, inoltre, si riserva ogni azione in ogni sede nei confronti di tutti coloro che si sono resi e si renderanno responsabili di condotte e comportamenti e azioni antigiuridiche, illegittime e pregiudizievoli nei confronti della Lega e/o delle società associate”. 

Pietro Lo Monaco
Pietro Lo Monaco

Clamoroso il dietrofront della Figc che nei giorni scorsi aveva garantito che la Serie B sarebbe stata a 22 squadre. Una notizia che ha mandato su tutte le furie in particolare il Catania tra le società che pensavano di essere ormai certe dell’approdo in cadetteria, in quanto in cima alla graduatoria (mai resa ufficiale). Durissimo l’a.d. Pietro Lo Monaco: “Chiedo il rispetto delle regole: l’atteggiamento di chi vuole il campionato a 19 squadre è basato sul niente. Il format dei campionati si cambia con un anno di anticipo e può deciderlo solo il Consiglio federale. Qui si prepara un vero golpe che lede il diritto di diverse squadre che hanno tutto il diritto di essere ripescate. Se passa questa ipotesi della B a 19 squadre, ci tuteleremo e perseguiremo la Figc e il commissario Fabbricini in tutte le sedi e con tutti i giudizi possibili”.

Lo stadio del Como

In questo quadro di assoluto caos il presidente del Collegio Garanzia dello Sport, Franco Frattini, ha intanto accolto l’istanza cautelare richiesta da Ternana, Pro Vercelli e Robur Siena nei confronti del Novara e ne ha sospeso l’esecutività. Decisione rimandata al 7 settembre. Il precedente annullamento della delibera aveva di fatto posto il Novara, come il Catania, in pole per i ripescaggi (Siena al terzo posto), riammettendo anche le società che erano state condannate per illeciti amministrativi o sportivi avvenuti nel triennio 2015-2018. Beffata per il caso Cesena l’Entella, che aveva auspicato la penalizzazione ai romagnoli nella classifica del passato torneo di B, chiede il blocco dell’inizio dei campionati o in subordine di non giocare finché non verrà assunta la decisione definitiva da parte degli organi della giustizia sportiva, fissata per il 12 settembre, a campionati già iniziati.

Gabriele Gravina
Il presidente Gabriele Gravina nel corso dell’Assemblea di Lega Pro

Non parteciperanno alla Serie C invece Prato, Como e Santarcangelo, i cui ricorsi sono stati tutti bocciati dal Coni. Incredibile il caso dei lariani che, in alternativa alle fideiussioni bancarie o assicurative, si erano avvalsi di bonifici, ritenuti però non sufficienti. Mercoledì 22 è prevista la presentazione dei calendari di Lega Pro.

La terza serie annuncia comunque battaglia. L’avvocato Giancarlo Viglione ha comunicato che, su incarico del Presidente Gabriele Gravina, ha notificato, una diffida al Commissario Roberto Fabbricini affinché non modifichi il “Format Serie B” portando le squadre da 22 a 19 già per la stagione 2018-2019. Un provvedimento che risulterebbe in palese contrasto con gli artt. 49 e 50 delle Norme Organizzative Interne della FIGC.

Roberto Fabbricini
Il commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini (foto Ansa)

Il richiamato art. 50 dispone, infatti, che la modifica dell’ordinamento dei Campionati debba “entrare in vigore dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione”. Si è inoltre evidenziato come tale delibera si porrebbe in contrasto con gli interessi delle squadre che hanno già partecipato alle procedure di integrazione dell’organico di Serie B 2018-2019 di cui ai Comunicati Ufficiali del Commissario Straordinario nn. 54 del 30.05.2018 e 18 del 18.07.2018. La diffida è stata inviata per conoscenza alla Presidenza del Consiglio, quale Autorità di Governo vigilante, e al C.O.N.I.

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