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Messina

Sei anni fa moriva il messinese Giovanni Corrieri. Vinse l’ultima tappa del Tour

Oggi ricorre l’anniversario della morte di “Giovannino” Corrieri. Il ciclista messinese – per anni fedelissimo gregario di Gino Bartali – morì il 22 gennaio 2017, all’età di 96 anni. Corrieri faceva parte nella nazionale italiana al Tour de France 1948 vinto da Bartali. In quella edizione Corrieri conquistò l’ultima frazione, quella con arrivo ai Campi Elisi, superando Teisseire. La vittoria di Bartali spostò l’attenzione del popolo sulla gara francese, attenuando cosi le sommosse di piazza scatenate dall’attentato a Palmiro Togliatti, segretario dell’allora Partito Comunista.

Giovanni Corrieri
Giovanni Corrieri nella celebrazione di uno dei suoi tanti successi

La storia parla di una telefonata proprio di Alcide De Gasperi a Bartali. L’allora presidente del Consiglio chiedeva al ciclista toscano di vincere il Tour. Soltanto in questo modo i rivoltosi avrebbero potuto placare la loro rabbia per l’attentato a Togliatti. E “Ginettaccio”, così come Garibaldi, rispose “obbedisco”. Per questo al rientro in patria, Bartali, Corrieri e tutti gli alfieri della Nazionale vennero accolti da “eroi”.

Corrieri trionfò anche al Giro di Calabria del 1945 e vinse ben sette tappe del Giro d’Italia. Nel 1948 al Tour de France, oltre che al Parco dei Principi di Parigi, si impose anche nella quarta tappa da Strasburgo a Metz, davanti a Ockers. In carriera anche un successo di tappa al Giro di Germania. “Giovannino” fu per molti anni anche presidente del Club Glorie del Ciclismo Toscano fondato a Montemurlo, in provincia di Prato, dove si trasferì giovanissimo.

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