L’Igea Virtus rifila un perentorio 5-0 anche al malcapitato Atletico Catania, sul campo di Belpasso, e si propone come protagonista di assoluta grandezza del campionato di Eccellenza. Alla ribalta Cannavò, autore di una doppietta, giocatore ritrovato sotto il profilo mentale ed adesso anche e soprattutto negli ultimi sedici metri avversari. E’ lui il cecchino che mister Raffaele attendeva e che, si sapeva, sarebbe arrivato. In copertina tra i giallorossi anche Cardia, Isgrò e Ravidà: ovvero il cervello, la fantasia e l’ermeticità che si trasformano per incanto e tutti in una volta in goleador. E’ un’Igea che non conosce scoramento o cali di tensione, più forte della sfortuna, dei torti arbitrali e degli infortuni. E’ un’Igea Virtus che rispecchia appieno la personalità del proprio allenatore: mai doma, sempre affamata, mai con i remi in barca. Adesso tocca alla città: perchè questa società e questi ragazzi meritano il sostegno necessario ad inseguire quel sogno che nessuno cita per scaramanzia ma che, domenica dopo domenica, appare sempre più alla portata.
A fine gara queste le impressioni di mister Raffaele: “Noi cerchiamo di dare sempre il massimo ogni domenica e soddisfare le esigenze di tifosi e della società. La quarta vittoria di fila testimonia che stiamo andando oltre i nostri limiti, alleno un gruppo di atleti di sani valori. Lo scorso anno realizzammo una striscia di ben otto successi, vorremmo migliorarci in questa stagione ma sapendo che il passato conta poco.
Per cui dobbiamo guardare sempre avanti, consapevoli della nostra linea verde in organico. Non cercherò mai alibi ma le assenze che stiamo fronteggiando sono problematiche reali. Il gruppo però deve essere più forte di ogni defezioni, penso ad esempio a Biondo che è il nostro capocannoniere e assist man. Lo aspettiamo a braccia aperte ma devo però lodare tutti i miei ragazzi che si sacrficano in sua assenza. Non abbiamo avuto un calendario semplice fin qui, a novembre ci aspetta un filotto contro squadre di alta classifica a partire da domenica col Troina. Avremo sette impegni in 35 giorni, inclusa la Coppa. Questo mese insomma dirà molto sul nostro futuro”.