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Scolaro: “La Nebros vuole stupire ancora. Assimilate le idee di mister Palmeri”

Cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei giornate, ultima sconfitta datata 14 dicembre a Mazzarrone. Sono questi i numeri straordinari della Nebros, che dopo il successo contro il Real Siracusa Belvedere (il terzo consecutivo) ha rafforzato la propria posizione in zona playoff, agguantando il quarto posto.

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Alessio Scolaro della Nebros batte un corner (foto Calogero Germanà)

Una squadra giovane e dall’animo indomito ma caratterizzata da un equilibrio tattico che l’ha portata a subire appena 12 gol, facendone la seconda miglior difesa del torneo dopo il Milazzo capolista. E dire che a inizio stagione in tanti vedevano in questo campionato una sorta di anno zero. L’arrivo in panchina di mister Palmeri e una squadra cambiata ma che ha mantenuto i propri punti fermi sembrava aprire le porte ad un’annata che potesse condurre soltanto ad una salvezza tranquilla.

Poco a poco, però, i risultati hanno portato fiducia e convinzione, come sottolinea Alessio Scolaro: “I risultati positivi sono la cura migliore, ti danno forza e consapevolezza nei tuoi mezzi. L’inizio non è stato semplice ma era scontato, perché la squadra era profondamente cambiata. Anche io, essendo arrivato in estate, mi sono ritrovato in un contesto nuovo. Dopo diversi mesi insieme naturalmente siamo migliorati, lo vediamo sia durante gli allenamenti che in partita. Anche un semplice movimento senza palla adesso viene fatto nei modi e nei tempi richiesti dal mister: ci sono più affinità e una maggiore conoscenza delle doti dei compagni, tutte componenti che si ottengono con il lavoro svolto nel tempo. Siamo stati bravi noi ad inizio campionato a portare a casa i risultati nonostante il necessario ambientamento”. 

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La Nebros celebra il momento positivo (foto Michela Masitto)

Il classe 1994 è uno dei volti nuovi, voluto fortemente da Palmeri, con cui ha condiviso l’esperienza al RoccAcquedolcese: “Il fatto che il mister mi abbia voluto con se è stato un grande attestato di stima nei miei riguardi ma anche una forte responsabilità. Conoscere la sua idea di calcio, i metodi di allenamento e le sue richieste ha rappresentato un vantaggio ma poi spettava a me far capire ai miei compagni certe cose. Siamo un gruppo di ragazzi svegli, c’è tanta voglia di continuare a stupire e adesso sappiamo che non dobbiamo porci limiti”.

Sabato la Nebros sarà ospite del Città di Misterbianco fanalino di coda, un’occasione ghiotta per continuare la striscia positiva: “Sulla carta partiamo favoriti, ma in questa categoria non esistono partite facili o scontate. Loro sono ultimi ma si giocano una delle ultime chance per evitare la retrocessione diretta. È la classica partita trappola che misura il grado di maturità di una squadra. Noi adesso ci sentiamo più consapevoli e maturi rispetto a qualche mese fa ma non dobbiamo guardare dall’alto in basso nessuno. L’umiltà e la voglia di lottare sono sempre state le nostre armi, lo devono essere ancora. Loro sono una squadra diversa: dal mercato hanno preso giocatori importanti, quindi bisogna stare attenti”.

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