Parole durissime quelle pronunciate dall’amministratore delegato dell’Acr Messina Paolo Sciotto dopo la disfatta nella stracittadina, persa per 0-3: “Sono amareggiato e come tutti i tifosi anche un po’ distrutto. Questa non è la squadra che agli inizi pensavamo di poter vedere in campo. A nome della proprietà chiedo scusa alla città e ai tifosi di questo risultato vergognoso. Il presidente ha già parlato alla squadra negli spogliatoi ribadendo che oggi siamo quasi ad un punto di non ritorno. Quest’anno ci ha sempre caratterizzati la trasparenza e dico che questi calciatori non rispecchiano questa categoria”.
Poi l’attacco, ancora più deciso, nei confronti dell’ex direttore sportivo Antonio Obbedio e dei calciatori, in vista dell’apertura della sessione invernale: “Chi ci ha costruito la squadra non ci ha fatto soltanto un danno tecnico, ma anche economico per via del tetto ingaggi. E’ stato chiesto ai calciatori che da lunedì, chi non sposa la causa Messina, abbia un po’ di dignità e prenda coscienza dei propri limiti fisici e tecnici. E’ stato chiesto, quindi, di rimodulare tutti i contratti, perché il piano di rilancio possa avvenire subito, non dal 2 dicembre. Una società che si rispetti deve prendere rimedi forti e pesanti. Noi siamo l’Acr Messina e dobbiamo difendere questi colori e questa maglia”.
L’amministratore delegato peloritano non ha nascosto l’amarezza per l’obiettivo primario, quello della promozione, sfumato in fretta: “Questa squadra – ha proseguito Paolo Sciotto – per il budget impiegato non doveva puntare ai playoff, quell’obiettivo è per squadre che hanno effettuato investimenti di molto inferiori rispetto a noi. Bisogna intervenire sulla dignità e sulla coscienza di ognuno dei calciatori. C’è già chi è arrivato a “quota 100”, consentitemi la battuta politica. Chi ha contratti in tasca molto importanti deve prendere coscienza nel rivedere il tutto. Se così non sarà il punto di non ritorno è alle porte. Noi vogliamo rilanciare subito sul mercato, avere le idee chiare e non aspettare dicembre, trovando la soluzione più opportuna”.
Se il preparatore atletico Giovanni Saffioti lasciando il club aveva criticato velatamente l’operato del tecnico Pasquale Rando, da Sciotto arriva un’altra risposta pepata: “Qui da Messina escono tutti da superstar, ma la squadra… Complimenti al Football Club Messina per la cattiveria agonistica mostrata, che noi non abbiamo. Se non c’è ciò accade non solo per la testa ma anche per le gambe e significa che il lavoro non è stato impostato nel migliore dei modi. La posizione di Rando? In questo momento non mi sento di analizzare a caldo anche questo aspetto. Con il mister abbiamo sempre avuto un rapporto eccezionale. Purtroppo quell’entusiasmo dell’inizio, di un allenatore tifoso del Messina, è durato poco nei ragazzi, che presto sono tornati indietro”.