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Messina

Sciotto: “Perché contestare ora? Andremo avanti fino in fondo, anche da soli”

Dopo il successo liberatorio con il San Tommaso torna a parlare l’amministratore delegato dell’Acr Messina Paolo Sciotto: “Speriamo di avere dato una svolta a questa stagione. Abbiamo sofferto tanto ma conta soltanto la vittoria, dopo le sconfitte delle scorse settimane. Dobbiamo cambiare passo in modo deciso. Stiamo cercando di mostrarci uniti alla squadra per uscire da questo empasse”.

Il tifo organizzato ha fatto il suo ingresso in Curva Sud soltanto nella ripresa, contestando a gran voce la proprietà, come era avvenuto altre volte nel biennio precedente: “Mi spiace tanto perché comprendiamo i tifosi, che vorrebbero vincere ogni settimana. Mi dispiace che siano entrati soltanto nel secondo tempo: il loro aiuto ci serviva nel primo, quando dovevano spingerci come un dodicesimo uomo in campo. Abbiamo spinto tanto, forse con un sostenitore in più sugli spalti ce l’avremmo fatta prima. Possono essere determinanti per i nostri successi”.

Lavrendi
Lavrendi invoca un fischio arbitrale (foto Nino La Macchia)

Ai microfoni di Radio Amore, Sciotto ha mostrato però il suo disappunto per quello che ritiene un improvviso e ingiustificato cambio di atteggiamento da parte dei gruppi organizzati: “Abbiamo visto qualcosa di strano, di particolare. Che cosa è cambiato rispetto a due settimane fa, quando non vi era comunque il risultato sportivo? Se fino a ieri Pietro Sciotto era un discreto presidente, che investe tempo, denaro, voglia e passione, ora perché non lo è più? Prima non si contestava e oggi si fa? Tante cose non mi sono chiare, spero di poterci ragionare su in questi giorni”.

Il dirigente rilancia, a dispetto di chi aveva paventato un possibile disimpegno da parte della sua famiglia: “Abbiamo effettuato un acquisto importante, la società è viva e vegeta. In settimana ufficializzeremo l’organigramma. Prima della fine del mercato effettueremo altri acquisti. Arriverà un difensore esperto e poi valuteremo se serve un esterno d’attacco o una prima punta. Non faremo alcun passo indietro. Anche da soli, andremo fino in fondo. Vogliamo conquistare i playoff e poi tentare la carta del ripescaggio. Non credo che in questa D in tanti siano pronti a farlo”.

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