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Sciotto paventa il suo addio: “Sono umiliato, così non posso più andare avanti”

Dopo il 5-0 incassato a Torre del Greco il presidente del Messina Pietro Sciotto ha deciso di interrompere brevemente il silenzio stampa che vige tuttora per dirigenti, squadra e staff tecnico, rilasciando alcune dichiarazioni a sensazione ai microfoni di Radio Amore. Il massimo dirigente ha addirittura paventato un suo passo indietro, anche se in questi anni annunci e sfoghi simili sono stati spesso ridimensionati con il passare delle ore e potrebbero più che altro propiziare una rivoluzione tecnico-dirigenziale già prima dell’atteso derby con il Catania.

Pietro Sciotto
Il presidente del Messina Pietro Sciotto (foto Nino La Macchia)

Ai microfoni dell’emittente radiofonica, il massimo dirigente non ha nascosto comunque tutto il suo disappunto per il 5-0 incassato per mano della Turris, paventando appunti decisioni clamorose come le sue dichiarazioni: “Sarò brevissimo e non mi fate domande da studio. Io sono umiliato, dispiaciuto per i tifosi, per la città, per la provincia e tutti quelli che vogliono bene al Messina. Ho fatto di tutto per portare la squadra in alto e per me questo significava volere andare molto in alto. Ho dato carta bianca, ma ora non ce la faccio più. Sono arrivato al punto di non ritorno: mi dispiace moltissimo ma non vado più avanti. Rischio di morire, rischio l’infarto, in questo momento mi verrebbe voglia di uccidermi. Abbiamo davvero toccato il fondo, non sono abituato a queste umiliazioni che non sembrano finire più. Mi arrendo, chiedo scusa a tutti ma non posso più proseguire così. Mi fermo, punto. Non ho altro da aggiungere”. I playoff indicati come obiettivo stagionale in una precedente intervista a Eleven Sport sono d’altronde distanti 12 punti mentre la salvezza diretta, ancora raggiungibile, è a sei lunghezze.

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