Il presidente del Messina Pietro Sciotto è tornato a parlare alla vigilia delle feste, rivendicando il coraggio con cui ha confermato il tecnico Giacomo Modica anche dopo un momento drammatico sul campo: “Ho detto al mister che in nessun campionato un allenatore che raccoglie un solo punto in sette gare sarebbe stato probabilmente confermato. Ho visto che squadra e allenatore erano abbattuti e gli sono stato vicino nell’ultimo mese. Stiamo facendo risultati con lui, ho fatto bene a non cambiare nonostante tutti spingessero per un esonero. Sono orgoglioso di non averli ascoltati”.
Il massimo dirigente è consapevole che la strada è molto lunga e che il 2023 si chiude con un impegno chiave: “Cosa ha originato la crisi non so dirlo, tanti fattori hanno influito. Abbiamo preso troppi gol su palla inattiva. La squadra doveva riprendere consapevolezza e convincersi della sua forza. Era un incubo dal quale siamo usciti ma la partita con il Monopoli vale tre campionati. Finire con una vittoria sarebbe eccezionale e insperato”.
La speranza è quella di centrare una permanenza senza un ulteriore spareggio, dopo la drammatica sfida con la Gelbison del 13 maggio scorso: “Il mio sogno, dopo due salvezze all’ultimo respiro, è quello di centrare un playoff. Il mercato invernale? Sono disponibile a rinforzare l’organico nei ruoli che mi saranno indicati. C’è la disponibilità ad investire, speriamo di fare bene”.
Sciotto è confortato dalla risposta dei tifosi, che sono triplicati rispetto a due anni fa per presenze medie allo stadio, e dal maggiore supporto degli sponsor: “La città sta riprendendo forza e sta partecipando. Io continuo ad investire tanto, anche perché il 16 dicembre andavano onorati gli impegni legati a stipendi e contributi e ancora una volta ho anticipato somme importanti. Con il Catania c’era una bella cornice di pubblico, anche se ai paganti si sono aggiunti i tagliandi omaggio legati ad alcune iniziative. È il primo anno in cui stiamo facendo qualcosa di diverso e sono fiducioso. Ma mi aspetto ancora di più, anche perché Messina ne ha le potenzialità”.