A una settimana dalla scadenza relativa all’iscrizione al prossimo torneo di serie D, in casa Messina c’è un clima di grande incertezza. Il presidente Pietro Sciotto, in rotta con la tifoseria organizzata, non nasconde la sua amarezza: “I club già ai primi di giugno mi hanno sfiduciato e poi sono stati esposti una ventina di striscioni, anche fuori dall’azienda di famiglia, con l’invito esplicito ad andarmene. Anche per questo motivo ho messo la squadra in vendita, ma non vi sono state offerte credibili”.
Ad appena un anno dal bando indetto dal Comune, che permise l’ammissione in extremis in serie D dopo la rinuncia al professionismo da parte del “vecchio” ACR, è in dubbio la prosecuzione stessa dell’attività: “Con un ambiente ostile e il rischio di un boicottaggio non ha senso proseguire. Non pretendo le scuse da parte di nessuno, ma spero in un ripensamento dei tifosi, che dovrebbero comprendere gli sforzi che ho compiuto. Se entro pochi giorni non avrò risposte positive, rinuncerò all’iscrizione”.
Il massimo dirigente ritiene che le critiche ricevute dall’ambiente siano state eccessive, anche se a pesare sono soprattutto gli ultimi due mesi di silenzi e propositi disattesi: “Siamo arrivati sesti, non è un disastro. Abbiamo disputato un campionato discreto, certo non ottimo come speravo. L’entusiasmo l’ho perso per strada, spero di recuperarlo nei prossimi mesi se deciderò di proseguire. Non mi sono fermato e in queste settimane ho dato seguito ai contatti volti alla definizione di una nuova dirigenza e dello staff tecnico”.
La proprietà dell’ACR avrebbe già individuato un segretario generale, che ricoprirebbe anche le mansioni di dg, un direttore sportivo e un allenatore, che avrebbero il compito di ricostruire praticamente da zero l’organico, under esclusi.
Lontana l’eventuale unione di intenti con il Città di Messina, pur sponsorizzata dall’Amministrazione e dal buon senso: “Forze fresche in società sono ben accette, ma chiaramente serve anche un loro impegno economico. Se ad investire sarò soltanto io, voglio avere la paternità delle scelte”.
Lunedì si terrà l’incontro con il neo sindaco Cateno De Luca: “Gli ho inviato un messaggio di auguri subito dopo le elezioni. Non ho votato, anche perché non sono residente a Messina”. Il primo cittadino ha già annunciato che intende affidare la gestione pluriennale degli stadi con un bando europeo, che sicuramente richiederà mesi di gestazione e il coinvolgimento del consiglio comunale. Nelle more, andrà risolto il nodo di una struttura per gli allenamenti.
Il massimo dirigente commenta anche i reiterati colloqui con Mario Bonsignore e Dino Bramanti, che dopo la sconfitta al ballottaggio siederà in consiglio comunale: “Non si è mai parlato di una cordata o di eventuali passaggi di proprietà, che sono stati prospettati soltanto dalla stampa. Mi è stato sempre detto che avrebbero voluto supportare dall’esterno la società, attraverso un’azienda di marketing. Sono tuttora impegnati nella ricerca di eventuali sponsor e attendo a breve risposte positive”.