Il presidente dell’Acr Pietro Sciotto interrompe un lungo silenzio e fa finalmente chiarezza sul futuro del club ai microfoni di Salvatore Pernice e “Pianeta Messina”. “Sto recuperando dopo l’operazione e spero in poco tempo di tornare pienamente in salute” ha esordito il massimo dirigente, tornato operativo nella sua concessionaria di Giammoro dopo una lunga degenza.
“Il Messina è sempre in vendita se gli acquirenti sono persone importanti, migliori di me, che possono dare di più di quanto sto dando io” ha ribadito Sciotto. Il 31 luglio scorso venne concessa una proroga ai potenziali acquirenti, un fondo franco-americano con sede legale in Lussemburgo, che aveva raggiunto il 23 giugno un’intesa preliminare con il club.
Ad un mese e mezzo da quel comunicato, Sciotto fissa una dead-line più chiara: “Secondo me è questione di giorni, entro una settimana sapremo. Si dice sempre che devo andare via e liberare il Messina. Se l’operazione va in porto la società non potrà che migliorare. Se non andrà a buon fine avrò comunque la coscienza a posto”.
Nel frattempo la squadra ha conquistato una convincente affermazione con il Taranto e sta cercando di isolarsi sul campo, nonostante l’incertezza indotta dalle lunghe trattative societarie e la conseguente contestazione ad oltranza del tifo organizzato: “Il campionato è iniziato e sta andando avanti come se nulla fosse. Se la trattativa va in porto o c’è qualcuno che è disponibile a contribuire oppure ad acquistare il Messina io sarò sempre disponibile, se parliamo di persone serie, con fondi adeguati, perchè non verrà regalato”.
La pianificazione del torneo – conclude Sciotto – non è stata comunque intaccata: “Vorrei chiarire che in ogni caso, indipendentemente dalla trattativa, la società di Pietro Sciotto sta cercando di replicare i risultati dell’ultimo campionato e sogna anche un eventuale piazzamento play-off. Non ci siamo mai fermati, sto facendo tutto quello che si deve fare. In questi otto anni ho investito tanto. Potevamo fare di più ma abbiamo garantito dignità e professionalità”. Una presa di posizione che è destinata a scatenare nuove reazioni.
