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Dopo la seconda salvezza consecutiva in serie C, il presidente del Messina Pietro Sciotto annuncia il suo, sofferto, disimpegno: “Mi auguro che questa sia la mia ultima conferenza da presidente. Per me è un giorno molto triste, perché va via un qualcosa di bello che avevo nella mia vita e a cui tenevo tantissimo. Sono molto rammaricato ma purtroppo certi passaggi bisogna farli e con grande dispiacere voglio comunicare le mie intenzioni. Sono molto emozionato”.
La permanenza è arrivata dopo un sostanzioso sforzo nel mercato invernale e una lunga rincorsa: “Il nostro campionato è appena finito, dedico la salvezza a mio fratello Pippo che ha fatto il miracolo di salvarci. Non meritavo una retrocessione dopo i tanti sacrifici profusi. A gennaio avevo deciso di investire qualunque cifra pur di salvare il Messina e avevo deciso che se ce l’avessi fatta me ne sarei andato immediatamente. Da oggi il Messina è in vendita, non ci sono più le condizioni di proseguire, sono contento di quello che ho fatto. Nel 2017 il Messina era fallito, ci furono tante chiacchiere nel mese di luglio, ma soltanto Pietro Sciotto ha presentato una manifestazione di interesse, senza quella mia richiesta il Messina sarebbe partito dalla Terza Categoria”.
Il titolo di serie C sarà affidato all’Amministrazione Comunale, deputata ad individuare un acquirente credibile: “Ho vinto un campionato di D e ho garantito oggi per il terzo anno consecutivo il professionismo, un campionato importante. Programmando bene si può proseguire per andare in B o in A. Ho fatto per sei anni il presidente, rimarrò nella storia del Messina per quello che ho fatto, anzi avrei voluto fare di più, portandolo ancora più in alto. Nella storia del Messina siamo stati soltanto cinque o sei i presidenti a rimanere in sella per sei anni. In giornata incontrerò il sindaco col quale siamo in ottimi rapporti e gli consegnerò la società, provvederà lui a trovare un acquirente, sarà il garante di tutti. La mia decisione è irrevocabile. Mi auguro si trovi un presidente serio e tifoso come me e che possa fare meglio rispetto al sottoscritto. Ringrazio le Istituzioni, la stampa e i miei collaboratori, tutti gli amici che mi hanno voluto bene”.