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Sciotto: “Chiedo l’aiuto della città per salvare il Messina. Impegni rispettati”

Il presidente del Messina Pietro Sciotto è tornato a parlare in un video-messaggio, a poche ore dal passo indietro dell’ormai ex consulente Pietro Lo Monaco: “È mio dovere intervenire, anche se sono contrario ad apparire. Nella mia vita ho sempre preferito che parlassero i fatti. Voglio chiarire la situazione, fugando dubbi ed incertezze. Intanto si accettano le dimissioni del signor Lo Monaco e lo si ringrazia per il lavoro svolto fino ad oggi. Al primo comunicato stampa non avevo risposto, perché arrivato alla vigilia delle gare importanti con Catania e Paganese. Lo Monaco ha parlato dell’impossibilità da parte del presidente a garantire l’impegno minimo finanziario come concordato a inizio stagione e di impegni disattesi. La realtà è diversa: nella mia vita ho sempre onorato gli impegni presi, sono una persona perbene e da 45 anni rispetto i bilanci. In estate erano stati presi degli accordi, che non sono stati rispettati. Questo campionato mi costerà tre milioni e 200mila di euro e non vi sono entrate”.

Lo Monaco e Sciotto
Il dg Pietro Lo Monaco e il presidente Pietro Sciotto (foto Paolo Furrer)

Da qui un vero e proprio appello all’unità e alla città: “Ma sono abituato a mettere un punto e andare avanti. È importante salvare la categoria. Chiedo l’aiuto di amici, nemici se ne ho, imprenditori e Istituzioni. Siamo arrivati con tanti sacrifici in C. Non vorrei chiudere la stagione con una retrocessione. Bisogna contribuire tutti per salvare una categoria importante, in cui giocano tante squadre che hanno militato in A. Non abbiamo un campo di allenamento. Il “Celeste” non è adatto neppure per la terza categoria e al “Franco Scoglio” siamo soltanto ospiti la domenica. La situazione è molto complicata, serve l’aiuto di qualche sponsor. Una gara casalinga ci costa tra canone, vigili del fuoco, steward e sicurezza il doppio di un incasso. Chiedo aiuto fino al 30 aprile, poi si penserà al futuro. Da domani sarò al campo per tre mesi, sempre accanto ai giocatori. Non salterò un allenamento, stringendo i denti. Ai tifosi chiedo unità: a fine anno troveremo un nuovo acquirenti. Voglio tutti al campo, il Messina non è mio ma della città”.

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