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Sciotto: “Che pubblico, più bello della promozione. Le scelte giuste a gennaio”

È come di consueto un fiume in piena il presidente del Messina Pietro Sciotto, che può celebrare la matematica salvezza dopo la vittoria con il Taranto: “Sono molto contento, la dedico a mio fratello Pippo, che non c’è più. I programmi iniziali erano quelli di avere una squadra nei primi sei posti ma ci siamo ritrovati ultimi in classifica. Sono quasi più felice adesso che per la vittoria dello scorso campionato. Abbiamo un bel gruppo, importante, gli ho sempre detto che credevo in loro”.

Raciti e Sciotto
Raciti fa festa con il presidente Sciotto (foto Paolo Furrer)

Soddisfazione amplificata dalle grande presenze sugli spalti: “Li ho ringraziati, dopo cinque anni vedo finalmente un pubblico caloroso. I ragazzi delle scuole e del vivaio sono entrati gratis: una scelta che li fa sentire più vicini al Messina, una bella iniziativa. Nella mia vita sono abituato a vincere: abbiamo avuto Bari e Palermo nel girone, dopo essere partiti in grande ritardo nel primo anno. Alla prima vera occasione utile abbiamo vinto. Quest’anno non dovevamo soffrire fino all’ultimo”.

Per il massimo dirigente è stato decisivo il mercato di gennaio: “Abbiamo fatto otto-nove innesti, mancavano gli elementi con l’esperienza giusta per fare vincere anche i giovani: hanno fatto gruppo, anche se hanno giocato poco. Prima sembrava esserci il Demonio, poi ci siamo sbloccati. Russo, Fofana, Damian, Celic e Carillo sembravano tutti destinati ad andare via. Mi sono opposto fermamente, memore di quanto accadde con Genevier, la cui partenza ci è costata la finale di Coppa Italia. Credevo in loro, nel girone di ritorno sono stati determinanti”.

Sciotto e Damian
Sciotto si coccola Damian (foto Paolo Furrer)

Sciotto ha ringraziato lo staff tecnico per l’applicazione e svelato un sogno in vista del match con la Turris: “Sono contentissimo, non potevamo cancellare cinque anni di sacrifici. Se avessimo continuato la scia di Palermo e Bari saremmo stati nei playoff. Il lavoro di Cinelli va esaltato: insieme a Raciti hanno fatto grandi cose, merito a loro. Ho detto ieri a mio papà, a 92 anni, che voglio vederlo al campo. Mi auguro di convincerlo sabato prossimo. Dobbiamo fare altri tre punti con la Turris per migliorare la nostra classifica”. 

La salvezza arriva mentre la Sicilia perde una piazza storica, dopo 75 anni. Sciotto non svela i piani futuri ma fa riferimento a quanto accaduto agli etnei e anche in città, con la scomparsa del Fc Messina: “Il Catania per 500mila euro non depositati ha fatto questa fine. Io ne ho speso 700mila soltanto per le ultime scadenze fiscali. Non amo i confronti con altri presidenti e con chi ha fatto soltanto chiacchiere in questi anni, senza mantenere gli impegni. Promozione e salvezza mi gratificano. Del futuro non ne voglio parlare, non mi pronuncio. Il mio desiderio era lasciare il Messina in C, tra dieci giorni ne parleremo”. 

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