Cinque mesi fa, il 23 giugno 2024, il Messina raggiunse un’intesa di massima con i potenziali acquirenti, di cui non ha mai rivelato l’identità. Da allora attese interminabili, silenzi e l’inevitabile ironia sulla loro effettiva sussistenza, alimentata per settimane dai social, dove il livello di popolarità dell’attuale proprietà è da mesi ai minimi storici. Anche perché quell’accordo aveva una scadenza, che venne prorogata ma poi cadde nel dimenticatoio.
Cinque mesi dopo, il 21 novembre 2024, l’intesa preliminare propedeutica al passaggio dell’80% delle quote è stata finalmente siglata, con tanto di atto notarile nello studio del professionista Silverio Magno. Il presidente Pietro Sciotto, che come tradizione aveva mantenuto l’assoluto riserbo su un’accelerata attesa da settimane, aveva però avvertito degli imminenti sviluppi il sindaco Federico Basile nelle ore immediatamente antecedenti l’appuntamento dal notaio.
Un incontro previsto per venerdì mattina e poi anticipato alla serata del giovedì, anche perché i rappresentanti dell’Aad Invest Group avevano un’importante audizione in Belgio, legata al destino del Deinze, recentemente rilevato dalla fiduciaria lussemburghese dopo una procedura fallimentare che non fa dormire sonni tranquilli nelle Fiandre.
La telefonata fra Sciotto e Basile è confermata da Palazzo Zanca. Al primo cittadino il massimo dirigente ha rivelato che al preliminare, già nelle prime settimane di dicembre, dovrebbe fare seguito la formalizzazione del passaggio di quote, legata ad alcuni versamenti che gli investitori si sarebbero impegnati ad effettuare. L’atto notarile sembra insomma rappresentare un passaggio importante verso l’acquisizione dell’80% del capitale del club mentre una quota di minoranza resterebbe a Sciotto.
Impossibile pronunciarsi sull’effettivo versamento di una caparra, sulla presenza di eventuali penali e sul possibile aumento di capitale successivo all’acquisizione. Non filtra alcun dettaglio, in ossequio ad una riservatezza che presto dovrà però essere superata dagli annunci, almeno secondo quanto auspica una piazza sfiancata da anni di potenziali cessioni poi mai concretizzatesi.
Sciotto ha annunciato a Basile che l’operazione sembrava finalmente in dirittura d’arrivo anche in virtù di un feeling recentemente ritrovato. Dal Comune arriva infatti la conferma che nei giorni scorsi – in assenza di annunci ufficiali – è stata finalmente definita una convenzione per l’utilizzo dello stadio “Franco Scoglio”. Già sottoscritta dai dirigenti comunali e dalla società. Non a caso la squadra affidata a Giacomo Modica da un paio di settimane ha ottenuto la possibilità di svolgere una seduta di allenamento infrasettimanale nella struttura di San Filippo.
Ma l’attenzione adesso si sposta esclusivamente sugli aspetti societari e sull’identità degli investitori americani che l’Aad Invest Group proverà a coinvolgere, in ossequio alla sua mission. In attesa dall’agognata fumata bianca, Deinze e Acr Messina hanno comunque già un punto in comune: la società belga sfoggia sulle sue maglie il logo della società di scommesse “Star Casino”, mentre l’Acr da due anni è supportata dalla “Star Casino.Sport”, il marchio di intrattenimento e informazione sportiva nato da una costola dell’agenzia ma ufficialmente slegato, anche in virtù delle rigide norme introdotte dal “decreto Dignità” voluto dall’ex ministro Luigi Di Maio, che vietano promozioni dirette del betting. Le prossime settimane chiariranno se Deinze e Acr presto condivideranno anche la stessa proprietà.