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Scattareggia: “45 manifestazioni d’interesse per gli impianti. Ora i bandi”

Alla consegna ufficiale dello stadio “Giovanni Celeste” al Città di Messina, che lo ha ottenuto in concessione, era presente anche l’assessore allo sport Giuseppe Scattareggia, accolto nei locali intitolati allo storico massaggiatore giallorosso Ciccio Currò: “È un’emozione essere in questa stanza. Seguo un po’ meno il calcio da qualche anno, ma ricordo Caccia e Schillaci e tanti momenti belli vissuti in città. Oggi la realtà è molto diversa. Ho avuto una società in terza categoria e ho toccato con mano le difficoltà. Le pacche sulle spalle poi, a Messina, arrivano da pochi”. 

L’Amministrazione ha apprezzato gli interventi avviati in via Oreto dalla società di Maurizio Lo Re: “Siete una società virtuosa e in questi sei mesi di attività lo abbiamo appurato. Ci siamo attivati con Federazione e Lega Nazionale Dilettanti per l’apertura del “Marullo” di Bisconte, ma purtroppo ci sono rimpalli di responsabilità. Vi abbiamo concesso il “Celeste”, che negli ultimi anni era stato abbandonato a sé stesso. Finalmente è stato ripulito e ci sono stati piccoli interventi migliorativi. Possiamo tirare un sospiro di sollievo”.

Ipsaro Passione, Scattareggia, Lo Re e Cardullo
Ipsaro Passione, Scattareggia, Lo Re e Cardullo in conferenza stampa

Sulla falsariga di quanto avviato dal predecessore Renato Accorinti, anche il nuovo sindaco Cateno De Luca ritiene imprescindibile l’affidamento pluriennale: “Ci sono strutture chiuse, per gravi criticità, altre in difficoltà addirittura maggiori rispetto al “Celeste”, dove serve un investimento corposo sul manto erboso. Abbiamo avuto momenti di attrito con altre realtà – chiarisce l’esponente della Giunta De Luca – ma stiamo lavorando per garantire maggiore supporto a tutti. La gestione pluriennale potrebbe essere una soluzione. Nel “Salva Messina” è stata prevista con delle manifestazioni d’interesse e ne sono arrivate ben quarantacinque per i vari impianti. Adesso potremo dare il via ai bandi. Abbiamo avuto una richiesta di affidamento anche dell’autodromo dello Stretto di Sant’Agata, dove sussistevano problemi di acustica. Ma con le nuove macchine elettriche, che sono silenziose, possono essere risolti”. 

Una struttura in ferro pericolante all’ingresso del “Celeste”

Appalti dai quali non sarà escluso chi non ha ancora partecipato: “Chi ha già dato disponibilità si è presentato, ma potranno aggiungersi anche altri. Non servono progetti faraonici, conta anche la storia dei proponenti. Dovremo valutare la credibilità di chi presenta il progetto e ci saranno paletti rigidi. Abbiamo ereditato situazioni complesse. Per la Piscina Cappuccini, ad esempio, ci sono crediti non riscossi e in più molte società non possono sfruttarla per gli aumenti voluti dai gestori”.

Erba secca accatastata sotto la Tribuna del “Celeste”

Tra gli obiettivi l’abbattimento dei costi: “Non si può sperperare altro denaro. Un terzo dei canoni per legge è a carico dei Comuni e a Messina i costi complessivi si attestano su 1,6 milioni. Senza un’inversione di rotta, il sindaco è pronto a valutare l’interruzione delle utenze a partire dai prossimi mesi”. 

Anche da Scattareggia arriva un messaggio per Acr e Città di Messina: “Andrebbe fatta una sintesi, avere due squadre in D è piuttosto strano. Con l’altra dirigenza non si è arrivati ad un accordo, che sarebbe auspicabile. Sarebbe meglio un’unica squadra da tifare”. 

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