Partirà sabato 11 maggio da Bologna la 102esima edizione del Giro d’Italia. La giornata d’apertura impegnerà i ciclisti in una crono dalla lunghezza di poco più di 8 km, con arrivo difficoltoso in salita in cima al Santuario di San Luca.
Nibali in cerca del tris – Un primo appuntamento impegnativo, dunque, per i 176 atleti in gara. Tra loro anche Vincenzo Nibali. Lo “squalo dello Stretto” è a caccia del tris, dopo i successi del 2013 e del 2016. Un eventuale vittoria del fuoriclasse messinese lo porterebbe a eguagliare campioni del passato del calibro di Gino Bartali, Felice Gimondi e Bernard Hinault.
Per il corridore messinese sarà l’ottavo Giro d’Italia, il primo corso con accanto il fratello Antonio, il quale si è conquistato la convocazione tra gli otto uomini del team Bahrain Merida grazie alle ottime prestazioni offerte in questo inizio di stagione, l’ultima in ordine di tempo quella al Tour of the Alps, breve e impegnativa gara a tappe, dove è stato pedina fondamentale per la conquista del terzo posto in classifica generale di Vincenzo.
Queste le parole di Nibali senior in conferenza stampa: “Sono molto tranquillo alla vigilia di questo Giro. Come sempre ho preparato bene la gara e ho l’obiettivo di correre al meglio. Abbiamo deciso che sarà il mio obiettivo principale quest’anno. Sempre più ciclisti arrivano in Italia in grande forma anno dopo anno e rendono il Giro sempre più internazionale. Sono qui per un bel risultato. Mi manca vincere. La mia ultima vittoria è stata troppo tempo fa (il riferimento è alla Milano-Sanremo del 2018, ndr). Alzare le braccia al cielo è la cosa più bella per un atleta”.
Gli avversari sono agguerriti e determinati a iniziare da Primoz Roglic. Lo sloveno arriva all’appuntamento del Giro d’Italia in grande condizione, consapevole di una raggiunta maturità atletica e forte di tre vittorie conseguite in altrettante partecipazioni in brevi gare a tappe. L’altro antagonista principale sarà Tom Dumoulin, vincitore della corsa rosa nel 2017 e secondo nella passata edizione. Tra gli uomini da seguire maggiormente spiccano il britannico Yates, il russo Zakarin, il lussemburghese Jungels, lo spagnolo Landa e il colombiano Lopez. Tutti lotteranno per salire sul podio più alto a Verona il 2 giugno, giorno conclusivo di un Giro d’Italia che si preannuncia ancora una volta incerto e avvincente.