Il pareggio interno con il Città di Gela ha chiuso il 2023 della Nebros, un anno di transizione che ha portato in dote l’ennesima salvezza convincente ma anche le basi per un futuro migliore. Per la compagine nebroidea l’anno che verrà sarà quello del definitivo salto di qualità. Guardare al quinto posto che spalancherebbe le porte dei playoff non rappresenta affatto un’utopia.
La squadra ha risposto presente, piazzandosi esattamente nel gruppetto di formazioni che si giocheranno gli spareggi punto su punto, fino alla fine. In estate sono arrivati giocatori di grande affidamento: al ritorno di Ancione si è aggiunto l’ingaggio di Assenzio, mentre gli arrivi decembrini di Silipigni e soprattutto Genovese e Mazouf consentono di aumentare la pericolosità negli ultimi sedici metri. A Natale è tempo di bilanci, anche per il direttore sportivo Giovanni Scaffidi, uno dei volti nuovi della Nebros.
“Siamo moderatamente soddisfatti – sottolinea l’ex dirigente del Gioiosa -. La classifica conferma che siamo pronti a giocarci i playoff punto su punto, anche se penso che si debba lavorare per migliorare ancora. Mi ha soddisfatto l’atteggiamento che ha avuto la squadra sin qui: ritengo che la classifica attuale non dia pieno merito a quanto espresso sul campo fin qui. Escludendo la partita di Enna non ricordo sconfitte meritate. Le gare di Misterbianco e Modica o quella in casa con il Milazzo sono state decise da episodi: è mancata un po’ di cattiveria e attenzione ma la squadra complessivamente non ha mai demeritato”.
Per Scaffidi il mercato ha fatto aumentare il livello della rosa: “Mi piace sottolineare la professionalità e la voglia di Daniele Ancione. Dal punto di vista atletico è impressionante: è un ragazzino, dai dati di cui siamo in possesso è sempre tra quelli che corre più degli altri mentre dal punto di vista tecnico è un professore, ma non lo scopro certamente io. Roberto Assenzio ha iniziato alla grande e inciso tantissimo sotto l’aspetto realizzativo, poi si è fermato anche per via di qualche problema fisico, ma è un giocatore di cui non si può che tessere le lodi. Ho apprezzato tantissimo Riccardo Cassaro, un giocatore di grande esperienza, che riesce a trasmettere serenità e voglia di crescere a tutti. Elementi come lui sono il punto di riferimento ideale per i più giovani”.
Il 2024 inizierà con la delicata trasferta con la Leonfortese e la sfida interna al Paternò vice-capolista: “Saranno due battaglie, due sfide davvero toste contro avversari che lottano per obiettivi diversi. La Leonfortese in casa sta facendo bene, mentre il Paternò non lo scopriamo adesso: è una squadra forte che si giocherà la promozione fino all’ultimo istante del campionato. L’Eccellenza è un torneo particolare: da gennaio inizia un altro campionato che eredita una classifica ma non gli stessi valori. Molto spesso chi sta dietro interviene sul mercato, perciò il volto di una squadra cambia da una settimana all’altra. Basti pensare agli investimenti effettuati da Messana e Atletico Catania. Sarà complicato, anche perché squadre come Milazzo, Mazzarrone, Leonzio e Real Siracusa Belvedere come noi ambiscono a crescere e migliorare”.