L’Istituto Salvatore Pugliatti di Taormina protagonista sfortunato ai Campionati Nazionali Studenteschi di Scacchi in Sicilia disputati dal 22 al 24 Maggio 2014 a Terrasini, in provincia di Palermo.
Le allieve dell’Istituto con sede a Trappitello, diretto dal Dirigente Scolastico Prof. Luigi Napoli, sono state ad un passo dalla conquista titolo di Juniores Femminile Nazionale.
Con grinta e determinazione, le ragazze terribili del “Pugliatti” hanno ancora una volta, dopo un appassionante serie di scontri avvincenti, sono arrivate a disputare da prime in classifica all’ultimo turno previsto, la finale per il titolo Italiano contro le fortissime studentesse del Lazio.
Purtroppo le taorminesi, seguite dal maestro Fiasco e capitanate da Laura Leo, Lombardo Alaimo, Maccarrone, Scansante e Scuderi, dopo una lunga nottata trascorsa con lo scudetto nel petto, non sono riuscite a ribaltare il pronostico, sfavorevole alla vigilia della finalissima, e quindi sono state superate dalle fortissime compagini inseguitrici, chiudendo al quinto posto assoluto che, se pur alla vigilia accettabile, lascia amarezza e delusione nella squadra taorminese.
Amarezza che si raddoppia anche a causa della buona ma infruttuosa prestazione della squadra Allieve, giunta ai piedi del podio di categoria, ma decisamente in grado di poter lottare anch’essa per il titolo; purtroppo alle eccellenti prestazioni delle allieve Gullotta e Scimone e della piccola Blandino, non hanno fatto riscontro quelle abbastanza deludenti delle altre componenti, tra l’altro più esperte e tecnicamente più forti del team, contribuendo in negativo al risultato finale.
Amarezza che traspare anche nelle considerazioni del docente responsabile della rappresentativa Scolastica siciliana Nazionale Prof. De Pietro, che, pur considerando positiva la prestazione della spedizione taorminese, non nasconde il suo disappunto per il mancato raggiungimento del podio che poteva essere alla portata di entrambe le due squadre: ”Peccato non aver portato qualcosa di storico ed importante a scuola, perché a prescindere dalla forza delle avversarie, alcune ragazze non hanno creduto in questo risultato, non presentandosi al massimo, come concentrazione e preparazione: queste occasioni passano solo una volta nella vita. Non dobbiamo mollare e buttare tutto il risultato crescente di dieci anni di passione. Non sarà facile, ma tutte le componenti della nostra scuola ci riproveranno e alla fine il nostro lavoro dovrà dare i frutti sperati e meritati”.