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Savoca: “È il terzo playoff in quattro anni ma la Jonica non si accontenta”

La Jonica vuole centrare un’altra impresa per continuare a cullare il sogno playoff. Perez e compagni sfideranno al “Marco Salmeri” l’ambizioso Milazzo con l’obbligo del successo, in quanto il regolamento prevede che in caso di pareggio al termine dei tempi supplementari siano proprio i mamertini a passare il turno e approdare alla finale contro il Modica. Niente calcoli, serve una vittoria dunque, ma i giallorossi sono in grado di ottenerla, anche perché si sono abituati a partite di questo tipo.

Jonica
Il controllo di Giuseppe Savoca (foto Giuseppe Zanghì)

Quella di domenica sarà la terza partecipazione ai playoff nelle ultime quattro stagioni, a conferma che la Jonica sia ormai una realtà consolidata nel campionato di Eccellenza. Quest’anno si è vista una squadra dai due volti, perché se durante la gestione Furnari i gol realizzati non rispecchiavano la qualità delle prestazioni offerte, con l’arrivo del tandem FamulariRuggeri la marcia è cambiata. Adesso però è arrivato il momento delle partite che contano, quelle del dentro o fuori, in cui il pallone pesa sempre di più.

Per Giuseppe Savoca, la Jonica arriva bene ad un appuntamento decisivo: “Per essere certi della partecipazione ai playoff abbiamo dovuto aspettare l’esito della finale di Coppa Italia, che ha permesso al Paternò di tornare in D, ma siamo sempre stati fiduciosi. C’è rammarico perché nelle ultime partite di regular season pagato a caro prezzo le disattenzioni contro Modica e Messana e non abbiamo fatto punti, interrompendo una serie importante. Passaggi a vuoto che ci sono costati tanto in classifica, perchè avremmo concluso al quarto posto e affrontato il Milazzo con una situazione completamente capovolta, giocando noi in casa e potendo contare su due risultati su tre. Il campionato comunque è ormai alle spalle, sappiamo che a Milazzo ci aspetta una gara tosta e sono certo che ci faremo trovare pronti. Loro avranno un vantaggio mentre noi dovremo affrontare la gara con la testa sgombra”.

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Giuseppe Savoca ringrazia il pubblico (foto Giuseppe Zanghì)

Il capitano giallorosso analizza la stagione a due volti della Jonica: “Quando le cose non andavano per il verso giusto, in cuor nostro sapevamo che ci saremmo ripresi. Le prestazioni ci sono sempre state, mancava un poco di lucidità sotto porta. Il cambio in panchina ci ha responsabilizzato, anche se i mister Famulari e Ruggeri li conoscevamo. Aumentando l’intensità degli allenamenti e con qualche risultato positivo ci siamo sbloccati anche mentalmente: vincere aiuta a vincere. Partite risolte all’ultimo, come con il Mazzarrone, qualche mese prima non avremmo avuto la caparbietà di riprenderle. Non ci siamo mai disuniti, siamo sempre stati consapevoli di essere forti e di avere qualità. La società ci ha chiesto una salvezza tranquilla ma dentro di noi sapevamo di potere ambire a qualcosa di più e con gli innesti di dicembre lo abbiamo dimostrato”. 

Per Savoca si tratta della terza partecipazione ai playoff con la maglia della Jonica: “Considerando anche il settore giovanile, sono in società dal 2013 e la maglia la sento come una seconda pelle ormai. Sto vivendo stagioni importanti, sento che il mio percorso di crescita è andato di pari passo con quello della squadra. Tre anni fa ci siamo qualificati ai playoff, aiutati anche dal format dovuto all’emergenza Covid, due anni fa siamo arrivati ad un passo dalla finale nazionale, completando un percorso incredibile sia in campionato che negli spareggi. Lo scorso anno con mister Ferraro siamo ripartiti da zero, con una squadra completamente nuova: all’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà ma anche se è arrivata soltanto la salvezza ci siamo tolti la soddisfazione di battere le prime tre della classe”. 

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