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Savanarola: “Io e Cocuzza in Lega Pro con il numero 10: che rivincita”

Ha incrociato il Messina da avversario per la prima volta dopo il campionato di D vinto con i giallorossi nel 2012-13. Peppe Savanarola è rimasto legatissimo alla piazza e al San Filippo ha vissuto una serata speciale: “E’ stato un ritorno felice, perché sono orgoglioso di quanto fatto con il Messina. Sono stati personalmente sei mesi importanti e spero di aver lasciato un bel ricordo in una stagione da incorniciare. E’ stata una serata molto bella, ci pensavo da tanto a questa partita”.

I tifosi dell'Akragas
I tifosi dell’Akragas nel settore ospiti

Il mancato rosso, nel corso della ripresa, gli ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo. “In quei cinque minuti la partita si era innervosita ed io mi sono trovato nel mezzo. L’arbitro stava estrando il cartellino giallo, ma poi non lo ha fatto. Nell’occasione avevo toccato la palla, il direttore di gara ha fatto la scelta giusta”.

Per l’Akragas una bella boccata d’ossigeno, ma anche la conferma che la squadra di Legrottaglie si trovi meglio in trasferta rispetto alle apparizioni casalinghe, dove c’è da sfatare il tabù Esseneto: “Dovevamo ottenere dei punti, venivamo da prestazioni positive senza fare risultato. In un campo difficile come quello del Messina strappare un pari dopo quattro sconfitte di fila è davvero buono. Ora cerchiamo di guardare avanti, pensando a salvarci prima possibile. Non mi piace parlare di episodi, ma con il Foggia non meritavamo assolutamente di perdere, al cospetto di una squadra che mira al salto di categoria. All’Esseneto abbiamo solamente perso, adesso serve una scossa a partire dalla prossima sfida con il Melfi”.

Savanarola in pressing su Leonetti
Savanarola in pressing su Leonetti

L’ultimo pensiero è per il Messina, la sua ex squadra, e per Totò Cocuzza, l’unico di quella formazione targata Catalano adesso in rosa: “Il Messina è un’ottima squadra, molto quadrata, che subisce pochi gol ed ha tanti giocatori di esperienza. Si salverà facilmente. Cocuzza? E’ stato bello rivederlo ed avere entrambi indosso la maglia numero 10. Qualcosa di positivo, evidentemente, questi due giocatori l’hanno fatta. Per me e per lui è stata una rivincita giocare in quella Lega Pro che avevamo conquistato ma che non avevamo poi potuto disputare. Faccio il mio in bocca al lupo a Totò, al Messina ed ai tifosi giallorossi”.

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