La rivoluzione in casa Acr Messina sembra servita. Con il duo Pietro Lo Monaco-Christian Argurio, da cui il club giallorosso dovrebbe ripartire per affrontare il prossimo campionato di serie C, saranno tante le novità. Il responsabile dell’area tecnica Cocchino D’Eboli stava già puntellando il gruppo, pensando a conferme e nuovi arrivi, ma adesso lo scenario potrebbe mutare. Il presidente Pietro Sciotto aveva inoltre pubblicamente espresso la sua fiducia nei confronti di Raffaele Novelli, il condottiero della squadra che ha raggiunto la promozione, centrando l’agognato traguardo dopo una lunga cavalcata.
Ma secondo quanto è filtrato il club dovrebbe adesso riaffidarsi ad Argurio, che iniziò la sua carriera vent’anni fa nel Fc Messina dei Franza, a cui è rimasto legato fino al 2008. Per lui esperienze da direttore sportivo anche a Catania e con l’Akragas e un lungo lavoro di scouting con Udinese, Bari, Juventus e Hajduk Spalato, in Croazia. Con l’Acr in C un’annata contrassegnata da felici intuizioni: Gustavo, Tavares e Martinelli su tutte. Il ritorno in Lega Pro del club potrebbe quindi rivederlo al timone. I primi contatti con svariati club di A e B sarebbero già stati riallacciati, per assicurarsi i primi fondamentali giovani, sfruttando i canali messi in piedi in anni di rapporti e operazioni.
Per quanto concerne l’allenatore la prima scelta, anticipata da Messinanelpallone, è rappresentata da Sasà Sullo, ex vice di Giampiero Ventura anche in Nazionale e poi da primo allenatore alla guida del Padova per una parentesi durata 23 partite nel 2019/20, con l’altro ex Raffaele Ametrano a fare da secondo. Da calciatore il “Professore” fu tra i simboli di quel Messina che realizzò la scalata culminata con il settimo posto in serie A del 2004/05. Divenne perfino cittadino onorario, con tanto di cerimonia a Palazzo Zanca. Il suo arrivo potrebbe anche allentare la rabbia di una piazza che è già in subbuglio, come dimostrano gli striscioni esposti in serata dai tifosi.
Sullo ha un legame consolidato con Argurio, ma potrebbe comunque chiedere adeguate garanzie sulla bontà della rosa, considerata l’assoluta competitività del campionato, e la voglia di non bruciarsi in una delle città che più ama e lo ha amato: il recente ritorno di Antonio Obbedio, ma anche le più fugaci esperienze di Sasà Marra ed Enrico Buonocore, dimostrano che anche i grandi ex sono poi chiamati a portare risultati, senza il “paracadute” rappresentato dal loro illustre passato. L’ultima incognita è legata alla preparazione estiva: quasi tutte le altre squadre sono già in ritiro, il Messina che sta ancora ridisegnando l’organigramma potrebbe essere costretto a lavorare in sede o comunque in Sicilia, rinunciando a mete ormai già bloccate.
Dall’entourage giallorosso emerge che non vi sarà alcuna preclusione in riferimento all’attuale rosa, che sarà valutata a fondo in vista di eventuali conferme. Tra le pedine dell’organico dell’Acr, che ha festeggiato lo scorso 3 luglio l’approdo in C, a nostro avviso hanno maggiori chances l’assist-man Mauro Bollino, il difensore Sergio Sabatino, il capitano Pietro Arcidiacono e il centrocampista Alessio Cristiani, con un ampio passato già in C, e under svincolati come Leonardo Caruso e Bruno Cascione. Per tanti altri profili, che dopo un campionato vinto hanno tantissimo mercato e la possibilità di strappare contratti importanti giocando in una big di D, la permanenza in riva allo Stretto non sarebbe stata probabilmente certa neppure con D’Eboli al timone.