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Santi Scarcella con Giovanni Baglioni a Savoca per Itinera

Il maestro Santi Scarcella ci sta ormai abituando a collaborazioni sempre più di qualità e il 20 agosto a Savoca, in occasione della manifestazione Itinera, condividerà un altro importante palco con Giovanni Baglioni, chitarrista contemporaneo e figlio d’arte che come dice lo stesso Scarcella: “suona la chitarra ma la sua chitarra non suona, canta…”. Sicuramente due musicisti raffinati che uniti non possono fare altro che raddoppiare la forza della loro performance.

Itinera
Itinera

Scarcella, pianista jazz e portavoce del suo jazz Siciliano, (tra le collaborazioni ricordiamo: Steve reich, Scott Reeves, Israel Varela, Kamall Musallam, Santa Cecilia Jazz Orchestra, Nino Frassica, Marisa Laurito, Andrea Mingardi, Lucio Dalla), incontra Giovanni Baglioni, uno dei nomi più interessanti ed originali nel panorama della chitarra acustica solista contemporanea. Eccellente strumentista, fa proprio e padroneggia un vocabolario tecnico rielaborato nelle sue composizioni originali, capaci di evocare immagini e di creare una intensa suggestione narrativa corredata di una gestualità che rincorre e armonizza suoni e colori. A partire dal 2006 ha iniziato ad esibirsi dal vivo attingendo al repertorio di importanti esponenti della chitarra acustica solista quali Tommy Emmanuel, Michael Hedges, Erik Mongrain, Andy Mckee, Justin King, Preston Reed.

Il maestro Santi Scarcella
Il maestro Santi Scarcella

Ha partecipato ai più importanti festival italiani di chitarra acustica (Soave, Sarzana, Fiorano) e al Canadian Guitar Festival. È stato guest star di Mario Biondi nel disco If, e nel seguente Spazio Tempo Tour. Ha collaborato con l’esecuzione di un proprio brano congiuntamente con il chitarrista classico Flavio Sala nel suo disco De la Buena Onda. Ha partecipato come guest star solista e arrangiatore nei concerti di Claudio Baglioni, ed ha suonato nel suo disco QPGA. Ha contribuito alla realizzazione e suonato nello spettacolo METAmorfosi, commistione di arti, musica, recitazione, danza e pittura, con Vinicio Marchioni e Walter Savelli.

Abbiamo chiesto a Santi il perché della scelta di tante collaborazioni: “La collaborazione e la condivisione sono alla base della buona cultura, non si può crescere come artisti senza il bisogno di un confronto e nel mondo del jazz, specialmente, questo accade da diversi anni. La possibilità che ti danno le collaborazioni sotto il profilo umano è irrinunciabile, ti insegnano ad avere sempre un’ altra prospettiva, una nuova visione del lavoro, dell’arte e della vita, un nuovo modo di costruire occasioni di crescita”.

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