Nonostante il doppio vantaggio di sabato, la Santangiolese non è riuscita a violare il fortino di Sinagra ed è salita a 31 punti in una particolare e densa fascia di classifica che non consentirebbe, ad oggi, di disputare uno spareggio playoff. A firmare i due gol, nel derby, è stato Francesco Gullà, attaccante classe 1988 al 9° centro in campionato e spesso trascinatore dei biancazzurri. Parliamo dell’ultimo match e di tanto altro ancora con lui in questa intervista.
Francesco, sabato a Sinagra avete vissuto un derby molto vivace, macchiato da qualche errore della terna. Santangiolese in vantaggio due volte con te, poi due rigori dello specialista Gaudio pareggiano il conto. Un commento?
“A volte capita che l’arbitraggio incida sul risultato, specie nelle categorie dilettantistiche. Infatti non so che tipo di fallo abbia segnalato il guardalinee sul gol di Gregorio e credo sia poi stato generoso concedere quel calcio di rigore a due minuti di distanza. Però, alla fine, penso sia anche stata una partita bella da vedere. Per noi ovviamente un peccato, pensando a come è stato pareggiato il nostro parziale”.
Con questo pareggio andate a 31 punti, in quella bagarre di squadre che, in ottica playoff, sono troppo lontane dalla vice-capolista Castelbuono. Dopo lo scorso quarto posto dovrete accontentarvi della media classifica?
“Con 8 partite da giocare, tutte le squadre hanno in ballo ben 24 punti. Cercheremo innanzitutto di allontanarci dalla bassa classifica e, subito dopo, di centrare la griglia playoff. Per raggiungere il nostro obiettivo bisogna dare il massimo. Sapremo rincorrere le prime posizioni fin quando la matematica ce lo consentirà”.
Nelle ultime quattro gare avete raccolto tre punti. Avete infatti perso a Rocca, pareggiato in casa della Stefanese, dopo il parziale 2-0, e confermato i pareggi dell’andata contro Merì e Sinagra. Cosa sta andando e cosa no nelle vostre ultime uscite?
“Stando ai punti conquistati nelle ultime partite abbiamo avuto un calo. Stiamo cercando di lavorare tutti i giorni, allenandoci al massimo, per superare questo periodo negativo, per poi ottenere i punti necessari alla nostra causa. Vedo comunque come la squadra sia presente ed in questa, io, ho molta fiducia”.
Tornando proprio alla vostra stagione l’inizio non è stato dei migliori e dopo un titanico 0-0 a Castelbuono, sono arrivate 6 vittorie consecutive. Una Santangiolese che ha cambiato parecchio in estate, anche tra i giovani, sta trovando il suo equilibrio?
“Non abbiamo sicuramente fatto un inizio brillante. Ci sono stati nuovi arrivi, che hanno anche ringiovanito la squadra. Qualche punto perso per strada, ad esempio, può essere dovuto ad una mancanza di esperienza, perché alla fine tutti sanno cosa devono fare in campo. Adesso, nell’ultima parte di stagione, crediamo nelle nostre potenzialità, pur sapendo quanto sia difficile rientrare nei playoff”.
La prossima gara è proprio contro il Castelbuono, reduce da una sconfitta nello scontro al vertice con il Rocca, dopo 14 risultati utili, 8 senza gol subiti. Che gara ti aspetti e come pensi si approcci questo avversario?
“Avremo di fronte la seconda forza del campionato, che ha perso domenica contro la squadra da subito favorita per la vittoria finale. Vincere a Castelbuono non è per niente facile e vi è riuscita una compagine molto forte. Anche noi, all’andata, nel nostro 0-0, avevamo rischiato il colpo grosso, con una palla utile nei minuti di recupero. Le sei vittorie successive hanno ridotto notevolmente i nostri rischi, portandoci lontani dalla zona playout. Troveremo una vice-capolista indomita, dopo la sconfitta, contro cui sarà necessario non sbagliare nulla per vincere”.
Prima di arrivare a Sant’Angelo sei stato per anni capitano della Tiger Brolo, oggi in serie D. Come la tua attuale squadra ed altre del campionato, una di quelle società cresciute molto in questi anni. Cosa immagini per il futuro del calcio nebroideo? Vivrà di scalate proporzionalmente simili?
“Porto sempre nel cuore la grandissima esperienza alla Tiger Brolo, dove sono stato anche capitano. 10 anni che non sarà possibile dimenticare. La Tiger è un modello difficile da imitare, perché supportato da grandi investimenti. Sarebbe comunque positivo se qualche società minore, in zona, riuscisse a superare le ristrettezze economiche, portandosi in categorie superiori. Per i Nebrodi non potrebbe che essere un piacere portare una propria società in palcoscenici importanti”.
In chiusura vorrei qualche impressione sul girone intero. Ti chiedo se l’ultima vittoria del Rocca può condizionare il primato, come potrebbe andare a finire per i play-off e come per la salvezza.
“Il Rocca, vincendo nel recupero di mercoledì, potrebbe andare a +6. Un vantaggio importante, una distanza di sicurezza che le consentirebbe di affrontare un campionato abbastanza in discesa. In zona playoff il Castelbuono è nettamente favorito, con CUS Palermo e Cefalù subito dietro, mentre altre squadre poco più lontane, come noi, vedranno tutto aperto, fino alla fine, per un posto utile. In basso invece Stefanese e Ciappazzi, ma anche il Real Calcio, potrebbero centrare la salvezza o fare il playout in casa qualora non incorressero in sconfitte particolari o nuove squalifiche”.