Riprendere le danze tra il verde dei campi di Promozione, giocando la prima partita del girone di ritorno in casa, non può che essere un benefico toccasana per la Santangiolese di mister Gaetano Accetta. I biancazzurri navigano infatti a vele spiegate verso i playoff, dopo aver consolidato la quarta posizione in classifica – a sei lunghezze dalla capolista Villabate – con ben 8 vittorie di cui 5 in casa e 3 fuori, sui 15 incontri disputati. E buona parte dei successi il team nebroideo li ha ottenuti grazie alla migliore difesa del campionato e ad un organico di ragazzi che, con umiltà e tenacia, hanno saputo graffiare al punto giusto le avversarie, ottenendo giornata dopo giornata un risultato sorprendente. Lo ribadisce ai nostri microfoni uno degli uomini chiave della squadra, il difensore Matteo Anfuso, che si dice orgoglioso delle sue ultime prestazioni.
Matteo, la tua esperienza nella Santangiolese si sta rivelando molto positiva. Avevi simili aspettative ad inizio stagione?
L’obiettivo della società è stato da sempre la permanenza nella serie, soprattutto dopo la cessione di pezzi importanti quali Zingales e Spinella. Pertanto, con grande soddisfazione da parte di tutti noi, posso affermare che siamo di fronte ad un’annata davvero unica ed inaspettata, che personalmente ho celebrato nel migliore dei modi con il gol da ex segnato nel derby contro il Sinagra.
Cosa ti ha convinto in estate a scegliere questa società e che prospettive pensi possano svilupparsi?
La società ha sempre nutrito una certa simpatia nei miei confronti, non lo nascondo e credo di aver scelto l’anno giusto per poter dimostrare al meglio le mie qualità. Si tratta di un sodalizio ben strutturato che, con i giusti investimenti, sta riscuotendo una crescente visibilità nel territorio.
Sei il miglior marcatore della squadra con tre reti all’attivo e baluardo della migliore difesa del campionato. Tutto frutto delle strategie del mister o è la voglia di rilanciarsi che fa la differenza?
Si tratta sicuramente di un mix di entrambe le cose. Il mister ha delle grandi doti, quali fra tutte la pazienza e il carattere e non mi ha mai fatto alcun tipo di pressione, mettendomi sempre nelle condizioni di dare il meglio con naturalezza. Io dal canto mio mi sono integrato bene, sto rendendo al massimo e voglio che sia cosi fino alla fine della stagione.
Quali avversarie temi di più nei prossimi incontri?
Sicuramente quelle che in questo momento si trovano nelle posizioni più alte in classifica: Villabate, C.U.S. Palermo e Caccamo, tutte costruite per centrare il salto in Eccellenza.
Pensi ci sia già qualche sorpresa?
A mio avviso potrebbe essere la Futura Brolo. Molta grinta, spirito di squadra e del carattere in campo da parte dei singoli saranno, a paragone con altre squadre di pari organico o quasi, i giusti ingredienti per ottimi risultati da parte loro.
Sbilanciandoti un po’, quale pronostico faresti per la vittoria del campionato?
Lo vincerà sicuramente il Villabate. Ha qualcosa in più rispetto le altre.
Sei uno degli ultimi arrivati, in una squadra che punta sullo stesso organico da anni, con pochi ritocchi. Come ti stai trovando con mister e compagni?
Sono stato accolto benissimo, anche se noi tutti siamo consapevoli della rivalità che sarebbe potuta nascere da ex di una squadra dello stesso territorio. Il mister è una bravissima persona e, come ho detto, è stato molto disponibile nei miei confronti, facilitando il mio inserimento in questo contesto di squadra.
Hai un sogno nel cassetto per la tua carriera nel mondo del calcio?
Punto sempre ad alzare il tiro, sono fatto così. Siamo già ai quarti di finale di Coppa Italia, quindi raggiungere la finale di Belpasso potrebbe già essere un ottimo traguardo da un punto di vista personale. Nel futuro non nascondo di immaginarmi anche nelle vesti di allenatore. Mi piacerebbe curare il settore dei “piccoli passi” verso questo splendido sport.