Ancora un’amarezza per il Città di Sant’Agata, battuto un po’ a sorpresa al “Fresina” dal Cittanova. Gara rocambolesca e sfortunata per i locali, che più volte hanno creato i presupposti per il vantaggio, peccando di precisione o lucidità, salvo poi venire colpiti da Aprile al 57’. I nebroidei fino all’ultimo hanno cercato di trovare la via del pareggio, ma in questo momento la fortuna non è un’alleata del Sant’Agata, che rimane comunque in terza posizione, a sei lunghezze dal Locri secondo, mentre si avvicinano pericolosamente Trapani, Licata, Vibonese e Lamezia.
Il tecnico Leonardo Vanzetto non si fascia la testa: “In questo momento gira male, non saremmo riusciti a fare gol neanche con le mani. Ai ragazzi ho poco da rimproverare perché la prestazione c’è stata. Affrontavamo una squadra che era all’ultima spiaggia per sperare nella salvezza: avevano un 3-5-2 molto chiuso per poi ripartire. Siamo arrivati più di venti volte negli ultimi sedici metri, senza mai riuscire a trovare la giocata giusta. Basta vedere l’ultima azione, dove il portiere è riuscito a deviare con il piede un pallone che era già praticamente dentro la porta. Chi ha giocato a calcio sa che questi momenti capitano e rappresentano il brutto e il bello dello sport. Certe situazioni me le sognerò anche a letto ma dobbiamo ripartire: la classifica rimane buona e anche gli altri stanno facendo molta fatica”.
Bisognerà reagire alla ricerca della rete, che sbloccherebbe psicologicamente un gruppo che dopo avere strabiliato ha raccolto appena tre punti in sei gare: “Noi analizziamo partita dopo partita, io per primo devo crescere insieme ai miei ragazzi. Ci manca un po’ di brillantezza, che però spesso viene anche dal risultato. Magari prima si riusciva a sbloccare le gare e tutto ci veniva più naturale, dobbiamo soltanto abbassare la testa ancora di più e lavorare. Era la partita che avevamo preparato, abbiamo palleggiato bene nonostante i loro cinque difensori e i tre centrocampisti molto corti negli spazi. Perdere così però fa male, provoca del veleno e questo veleno ci deve servire per ripartire”.
Secondo il tecnico, dopo il vantaggio calabrese, qualche situazione si sarebbe potuta gestire con maggior lucidità: “Quando non sblocchi dopo aver creato tanto e prendi gol bisogna essere più esperti nel gestire certe situazioni. Abbiamo fatto qualche fallo che si poteva evitare, dandogli l’opportunità di perdere ulteriore tempo. Mettendo Bonfiglio da una parte e Maisano dall’altra credevo di creare i presupposti per saltare l’uomo e creare la superiorità numerica: la squadra ha scelto poco questa opzione e lì un po’ mi sono arrabbiato ma parlare da fuori è sempre più facile. I ragazzi hanno dato tutto e mi dispiace perché meritavamo un risultato diverso. Mancano tre partite e in questo momento può accadere di tutto”.
Il campionato del Sant’Agata rimane straordinario, ma Vanzetto non lo vuole rovinare proprio alla fine: “Non siamo nel nostro miglior momento, gli episodi non ci stanno sorridendo ma io non sono il tipo che piange addosso. Ci abbiamo preso gusto a stare nei piani alti e di conseguenza ci rimani male quando capitano queste partite. Non voglio deprimermi e anzi dico che la fortuna dobbiamo essere bravi a farla tornare dalla nostra parte. I tifosi? Sono stati encomiabili, a fine partita ci hanno incoraggiato perché hanno visto i ragazzi sudare la maglia”.