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Sant’Agata, Vanzetto: “Nessuna recriminazione. Dato tutto, è la strada giusta”

Due successi in trasferta (tre considerando anche la Coppa), due ko in casa. Cammino da montagne russe per il Città di Sant’Agata di Leonardo Vanzetto, che dopo la gara con il Trapani non ha nulla da rimproverare alla squadra: “Non ho recriminazioni da fare alla mia squadra, loro sono un ottimo complesso con grande potenziale davanti, che alla prima occasione può farti male. Abbiamo dato tutto, questo è l’importante. Dispiace avere avuto grandi occasioni non finalizzate ma questo fa parte del calcio”. 

Sant'Agata
Monteiro cerca di difendere un possesso (foto Roberto Paciello)

I rinvii delle gare dei granata con Locri e Paternò non hanno agevolato il processo di comprensione e studio dell’avversario: “Non sapevamo cosa ci saremmo trovati di fronte perché il Trapani non giocava da venti giorni. Merito a loro perché sono stati intensi. Sono orgoglioso della mia squadra, potevamo finalizzare meglio ma questa è la strada giusta da percorrere”. 

Non è passata inosservato il forfait di Cicirello, uomo squadra e immagine dei biancoazzurri. “Al capitano non si può rinunciare facilmente. Lui è un punto fermo, tiene in ansia la difesa ma non è stato possibile schierarlo. Come gruppo dobbiamo continuare a lavorare per l’obiettivo finale. Di base tiriamo molto, arrivando alla conclusione anche facilmente ma adesso occorre finalizzare”. 

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L’ingresso in campo di Sant’Agata e Santa Maria Cilento (foto Roberto Paciello)

La serie D si conferma categoria imprevedibile e di spessore. Il Sant’Agata è consapevole che ogni partita fa storia a sé: “Il campionato è questo, puoi vincere e perdere contro tutti. il livello si è alzato tantissimo dallo scorso anno per via della presenza di giocatori e città importanti. Ogni sfida sarà accesissima. Il morale resta alto, guardiamo già al prossimo impegno. Siamo pronti”. 

Cambio di modulo e ritmo forsennato imposto dal calendario. La squadra è già proiettata alla prossima trasferta, consapevole di non poter fare a meno dei suoi uomini guida: “Ci siamo schierati col modulo 3-5-2 una volta che ho saputo che Cicirello non avrebbe giocato. Calafiore è un giocatore con un ruolo cardine, tira le fila della squadra. Deve dare carisma e gestire le energie. Non era al meglio ma per noi resta fondamentale”. 

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