Il Sant’Agata mastica ancora amaro per la prima sconfitta stagionale, rimediata all’esordio casalingo contro il Real Aversa, e concretizzatasi soltanto nei secondi finali del lungo recupero. Il tecnico Leo Vanzetto non nasconde l’amarezza ma pensa all’imminente trasferta in Campania, contro il Santa Maria Cilento: “Quando si perde la cosa migliore è scendere subito di nuovo in campo. Brucia per il modo in cui abbiamo perso. Nel calcio funziona così, abbiamo perso negli ultimi secondi, prima dei tre fischi conclusivi”.
Il tecnico non ha sbollito per la rabbia anche per come è nata fortuitamente la rete decisiva: “Chi ha praticato questo sport, ci tiene a fare bene e perde in questo modo non può che avvertire il colpo. Dobbiamo farne tesoro ed esperienza degli aspetti negativi e dovrà essere uno stimolo per reagire. Riguardandola a posteriori non dormi la notte. Devi pensare agli aspetti positivi e a qualche dettaglio che va perfezionato. Erano in nove contro due: chi ha sforbiciato era in mezzo a una nuvola di nostri calciatori e ha colpito un suo compagno attorniato da avversari. Fa sorridere soltanto parlarne: è il brutto e il bello del calcio”.
Il Santa Maria Cilento è obbligato a vincere dopo un inizio deludente per i ko con Locri e Paternò: “Affronteremo una squadra che è ancora ferma a zero punti, pur essendo stata costruita per disputare un campionato importante. Quindi loro staranno ancora peggio di noi. La serenità e la lucidità faranno la differenza a questo punto. Abbiamo studiato l’avversario. Saranno i giocatori delle due squadre a dettare ritmi e tempi della partita. Ci sono tanti impegni ravvicinati. Il minutaggio e il sapere incastrare le formazioni, adottando i cambi necessari, saranno determinanti”.