Continua a rinnovarsi il Città di S.Agata del neo presidente Francesco Maiorana. Dopo un buon avvio di campagna acquisti, il sodalizio nebroideo ha infatti deciso di rifarsi il look. In attesa di un campionato che si preannuncia più tranquillo ed entusiasmante dello scorso, l’ultima scelta ha riguardato logo e colori sociali.
La prima realtà dello sport santagatese ha così deciso di guardare al glorioso passato della città, facendo vestire ai calciatori di mister Cambria la storica maglia biancazzurra. Questa, con la quale Sant’Agata ha calcato i campi del campionato d’Eccellenza, fino ad un’apparizione in serie D, dimostra come i tempi siano maturi per proseguire quella storia. Cambia allora anche il logo, che richiama i “nuovi” colori sociali ed il pesce spada, altro retaggio di felici trascorsi.
Maiorana conferma dunque l’intenzione del cambio d’immagine, parlando di “tempi maturi per una rinascita del calcio santagatese”. Per il presidente “la società sta lavorando con grande umiltà, per allestire un buon organico alla ricerca di risultati migliori rispetto a quelli registrati nell’ultima stagione. Si è comunque partiti dallo zoccolo duro dell’ultima fase dello scorso campionato e non è nostra intenzione fare proclami. Restiamo con i piedi per terra – continua –, consapevoli della competitività di questo campionato. Camaro, Pistunina e Santangiolese sono a mio avviso squadre molto attrezzate, mentre sono contento di ciò che sta facendo L’Iniziativa. La squadra di San Piero Patti, a cui sono molto legato, può per me essere la rivelazione del campionato. Si comporta da squadra responsabile e sono felice del suo programma rivolto ai giovani, che è davvero un qualcosa di ottimo”.
Nel frattempo prosegue la preparazione della squadra, in vista della coppa Italia che dovrebbe slittare al 6 settembre. Qualche novità si registra in seno alla rosa, dove ritorna l’attaccante Maurizio Naro ed è aggregato alla preparazione Boris Zingales. L’esterno santagatese ex Tiger Brolo, è ancora svincolato e potrebbe accasarsi nella squadra della propria città. Per Sant’Agata comincia, nei fatti, l’anno della verità. Dopo la scorsa soddisfacente salvezza, una nuova dirigenza può gettare le basi per un futuro a lungo termine, anche se ostacolata dal capitolo impianti sportivi. Il trasferimento “forzato” a Capo D’Orlando per le gare interne resta una grossa nota stonata. Tra gli obiettivi della società non potrà che esserci anche quello di un pressing continuo sulle istituzioni perché una piazza di valore possa tornare tale. Possibilmente, a casa propria.