Il Sant’Agata non è andato oltre il secondo pareggio consecutivo al “Fresina” contro il CastrumFavara. Il tecnico Ezio Raciti si rammarica per le troppe occasioni sprecate: “Non siamo riusciti a concretizzare le numerose palle gol, almeno cinque. Meritavamo la vittoria per quanto espresso. Facciamo fatica e siamo timorosi. Ci manca forse la personalità per superare la pressione che inevitabilmente in alcuni momenti i ragazzi avvertono per la mancanza di successi”.
Anche l’ambiente appare sfiduciato. Dopo tre annate sempre vissute a ridosso dei playoff ora è concreto il timore di perdere la categoria: “Stiamo facendo male e i tifosi vedono giustamente tutto nero. Basterebbe fare un risultato per svoltare l’andamento della stagione anche a livello psicologico e riconquistare serenità, autostima e certezze che avevamo nei mesi scorsi. Ci mancano almeno cinque-sei punti che avremmo potuto conquistare e abbiamo perso per strada. Dobbiamo accelerare e conquistarne almeno 22-23 nel girone di ritorno, i 15 dell’andata non bastano per salvarsi. Ci sarà da soffrire”.
Contro la formazione di Pietro Infantino il Sant’Agata ha provato ad alzare il suo baricentro, senza sfondare: “Abbiamo fatto la partita, giocando all’inizio con il nostro play davanti alla difesa. Controllavamo la nostra metà campo ma eravamo meno efficaci in fase di finalizzazione. Con Faccetti al posto di Visintin abbiamo giocato più nella loro metà campo ma sulle ripartenze concedevamo più spazi”.
Dopo Nunziante, accasatosi alla Vibonese, hanno salutato il gruppo anche il portiere Tchokokam, tesserato dal Licata, e il difensore Sclafani, ex Messina adesso alla Nissa. Fondamentale operare qualche acquisto: “Siamo a corto di uomini, avevamo una panchina composta interamente da under. Il campionato è difficilissimo e tutti si stanno rinforzando sul mercato e venderanno cara la pelle. Spero che la società in questi dieci giorni di sosta possa integrare la rosa. Non stravolgeremo l’organico però in questo momento per svoltare servono due-tre uomini di spessore, che conoscano bene questa categoria, avendoci già giocato a lungo”.