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Sant’Agata, Raciti: “Abbiamo già un’identità. Messi sotto soltanto a Siracusa”

Seconda vittoria consecutiva per il Sant’Agata, che dopo il poker di reti all’Enna si è imposto anche ad Acireale. Può gioire il tecnico Ezio Raciti: “Sono soddisfatto soprattutto del percorso di crescita fatto dai ragazzi. Non era facile creare la giusta identità ma ci stiamo riuscendo in tempi piuttosto brevi, questa forse è la cosa che mi ha sorpreso di più. Sette punti sono tanti ma forse sono anche pochi, nel senso che in qualche partita abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo”. 

Sant'Agata
Il saluto tra i capitani di Acireale e Sant’Agata Cassese e Brugaletta

Soltanto sul campo della vice-capolista i biancazzurri non sono riusciti ad entrare in partita: “Nel nostro percorso abbiamo sbagliato soltanto il primo tempo di Siracusa, dove abbiamo pagato dazio al cospetto di una corazzata, poi ce la siamo sempre giocata con tutti. Questo è un campionato livellato e avvincente, ma anche molto difficile e competitivo, come non si vedeva da anni. Non abbiamo sofferto molto se non in qualche calcio piazzato, dove sapevamo che avremmo potuto subire la loro fisicità. Oltre quelle situazioni abbiamo sempre avuto il pallino del gioco in mano: la nostra superiorità a centrocampo è stata nitida, per cui il nostro successo è meritato”. 

I granata sono in difficoltà anche se nel recupero del match sospeso “Granillo” ripartiranno dall’1-0 per provare a portare a casa una vittoria: “Ho visto un buon Acireale ma noi abbiamo vinto con merito, non ci siamo accontentati cercando sempre di esprimere un gioco ragionato e fluido, andando a prenderli alti, per evitare che tornassero in partita. A Reggio Calabria loro mi hanno impressionato: ho visto una sqiadra che sa palleggiare con qualità e se gli concedi il palleggio ti possono fare male. Da qui la scelta di andare a giocarcela alla pari, dopo la bella vittoria con l’Enna è cresciuta l’autostima”. 

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