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Sant’Agata, Paratore: “Presto pronti su rosa e stadio. Ferrara qui per le sue idee”

Al Città di Sant’Agata cambia tutto, o quasi. Pur insistendo sul progetto avviato lo scorso anno, il sodalizio biancazzurro non ha infatti perso tempo, rendendo note parecchie novità in vista della prossima stagione. Dopo la vittoria del campionato di Promozione, la società è intervenuta sulla questione stadio, ha trovato un nuovo organigramma societario e, nella giornata di sabato, ha anche ingaggiato Pasquale Ferrara, neo tecnico dopo la separazione della squadra da Salvatore Cambria. Ma a parlare di tutto questo e di cos’altro bolle in pentola è proprio uno dei protagonisti di questa piccola rivoluzione, ovvero il neo presidente Bernardo Paratore.

Presidente, da qualche giorno ha raccolto il testimone e la guida della società da Francesco Maiorana. Come vanno questi primi giorni di lavoro?
Siamo in fermento. Io ed i miei colleghi dirigenti siamo al lavoro e già sabato abbiamo messo un tassello importante. Chiaramente nelle prossime settimane la priorità sarà definire la rosa, stabilendo delle riconferme e aggiungendo altri giocatori.

Mister Ferrara impartisce gli schemi ai suoi giocatori
Mister Ferrara impartisce gli schemi ai suoi giocatori

Pasquale Ferrara è la prima scelta che avete fatto. Questo tecnico porta con sé un credo forte, che fa giocare alle sue squadre un calcio definito spettacolare. Per quale motivo lo avete preferito ad altri allenatori che avevate sondato?
Il gioco proprio del mister piace molto a me ed ai miei colleghi. E’ sulla base di queste sue idee che vedremo cosa costruire. La scelta è a metà tra il cuore e ciò che mister Ferrara ci ha dimostrato nei due incontri che con lui abbiamo avuto. Quanto al cuore, io sono oriundo barcellonese ed essendo di Barcellona anche il mister, è stato un po’ un amore a prima vista. Per il resto, dicevo che il nostro allenatore ci ha fatto intravedere una gran voglia di far bene. Ha “fame” di calcio e, visto quanto gli è successo lo scorso anno a Rocca di Caprileone, mi sembra che questo sia l’anno per lui più adatto per lottare e conquistare qualcosa.  Sant’Agata è una piazza che gli può dare e che tanto da lui può ricevere.

La festa del Città di Sant'Agata
La festa del Città di Sant’Agata

Ferrara sposa il progetto “made in Sant’Agata” avviato lo scorso anno, ma la vostra società ha già contattato qualche calciatore di categoria. Quali strategie di mercato avete concordato col mister?
Partiamo da un dato certo: vogliamo mantenere la squadra dello scorso anno per una percentuale il più vicina possibile all’80%. La nostra base è rappresentata dai santagatesi. Lo scorso anno riportare questi ragazzi a Sant’Agata è stato il nostro obiettivo principale e ci siamo riusciti, anche se parlare di Sant’Agata è un po’ un eufemismo, dato che siamo stati ospiti di Brolo e Capo d’Orlando per le gare interne. Una volta ottenuta l’agibilità del “Fresina”, mi auguro che, a maggior ragione, tutti i ragazzi di Sant’Agata siano disposti a restare. Ci confrontiamo con loro tutti i giorni, per cominciare a capire quale sarà il nostro futuro. Poi collocheremo le pedine scelte insieme al mister. Abbiamo già individuato qualche reparto da rinforzare, perché ad oggi non è esattamente completo ed è tale perché non abbiamo potuto riconfermare alcuni giocatori. Cambia perciò il 20% restante, anche se la rosa va ampliata con qualche grande e parte delle scelte è legata ai regolamenti LND sul numero di under da schierare. Parliamo in totale di 7-8 giocatori. Ci sono tanti nomi sul piatto, è vero, ma l’Eccellenza rende le scelte molto selettive sulla base di parecchie situazioni e le concorrenti sono agguerrite. Tutte quante le messinesi, infatti, si stanno già muovendo per fare un ottimo campionato.

Dopo la promozione si era vociferato che si potessero dividere le strade con Salvatore Cambria e così è stato. Cosa è cambiato nel rapporto tra voi ed il tecnico?

Salvatore Cambria ha lasciato la società nonostante la vittoria del campionato
Salvatore Cambria ha lasciato la società nonostante la vittoria del campionato

Con mister Cambria è andato tutto bene. Da ambo le parti non credo nessuno possa rimproverare qualcosa. Quando abbiamo realizzato il sogno della promozione, questa intesa non si è forse tradotta interamente nell’entusiasmo previsto in vista dell’Eccellenza. Forse le cose non sono andate benissimo né per noi né per lui e, per questo, la società si guardava intorno per trovare un potenziale sostituto e lui cercava un altro progetto. Se devo mettere sul piatto della bilancia, credo comunque che la società si accolli il 51% della decisione. A prescindere dall’avvicendamento in panchina, i rapporti rimangono ottimi. Mi sento molto spesso col mister. A lui auguro un grande futuro e che possa trovare una squadra che lo meriti.

Si faceva riferimento alla questione “Fresina”, su cui il Sant’Agata gioca da qualche stagione a questa parte la sua gara più difficile. Dopo un triste periodo di “esilio”, si torna finalmente a casa?
Ci sono state delle evoluzioni di cui tutti sono stati partecipi attraverso la stampa. In occasione della vittoria del campionato, quando fu organizzata la manifestazione di ringraziamento ai nostri sostenitori, il primo pensiero è andato all’amministrazione comunale, invitata perché salisse sul palco e ci desse delle garanzie. E’ chiaro, d’altra parte, che non possiamo affrontare un campionato di Eccellenza lontano da casa. Ci siamo messi d’impegno e devo dire che anche l’amministrazione si è mossa. Sono stati espletati alcuni passaggi, tra cui una gara d’appalto per fare interventi di somma urgenza allo stadio. So che i lavori sono iniziati e mi auguro che nell’arco di un mese o poco più il “Fresina” ci venga consegnato agibile, in modo da poter fare lì la preparazione che mister Ferrara vorrà cominciare pochi giorni dopo il 20 luglio.

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