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Sant’Agata, Meli: “Il girone B è casa nostra. Iraci ha scelto il progetto”

Dopo il ritorno ufficiale nel Girone B di Eccellenza, il Città di Sant’Agata si è concesso il regalo più ambito: Benny Iraci. Un vero e proprio colpo da novanta messo a segno dalla dirigenza nebroidea, che mette a disposizione del tridente offensivo di Pasquale Ferrara un autentico top player della categoria, come testimoniano le numerose presenze maturate tra i professionisti con Paganese, Taranto, Potenza e Reggiana.

Dopo l’ottima stagione passata, che gli è valsa il premio del “pallone d’oro” dilettantistico, Iraci era pronto ad affrontare il prossimo torneo di D con il Licata, prima di dover fare un passo indietro per motivi personali.

Benny Iraci è il grande colpo del mercato del Sant’Agata

Così il direttore generale, Ettore Meli, ha fiutato l’affare mettendo a segno il colpo che mette di diritto il Sant’Agata tra le squadre pronte a lottare fino alla fine per la promozione: “Ha vinto il nostro progetto sportivo. Benny ha voluto fortemente far parte di questa famiglia, perché quando un giocatore rinuncia a qualcosa anche sotto l’aspetto economico vuol dire che c’è la sua ferma volontà di andare in una piazza e noi siamo onorati che abbia scelto noi. Ci siamo corteggiati spesso in questi anni, ma questa volta siamo riusciti a dirci reciprocamente sì e questo per noi è motivo di grande soddisfazione. Ci confermiamo una piazza ambiziosa, che ha voglia di continuare un percorso e di crescere, ma soprattutto vogliamo cercare di fare calcio in modo sano”.

Il mercato del Sant’Agata però può riservare ancora qualche piccola sorpresa: “Al momento stiamo valutando con attenzione la situazione degli under. Ma si sa, il mercato è imprevedibile e si può dire concluso soltanto quando è realmente chiuso. Credo comunque che la rosa possa definirsi già quasi completa. Abbiamo avuto graditi ritorni come quelli di Peppe Costa, ma anche molti altri elementi che potevano ambire ad altri palcoscenici hanno voluto continuare la loro avventura con noi. Questo fa capire l’aria che si respira nella squadra e il rapporto con la società”.

Pasquale Ferrara
Pasquale Ferrara torna al Sant’Agata dopo 3 stagioni

La Lega ha appena ufficializzato la composizione dei gironi. Il Sant’Agata dopo un anno di “esilio” tornerà a battagliare in quello della Sicilia Orientale: “Ci sentiamo un po’ come se fossimo tornati a casa – ha continuato Meli –. Per buona parte della nostra storia abbiamo battagliato, sportivamente parlando, con le squadre del messinese e del catanese. La nostra posizione geografica però dopo qualche anno ci ha portato ad affrontare il girone A, dal momento che ci troviamo proprio a metà strada tra Messina e Palermo. La passata stagione abbiamo vissuto una bella avventura, visto stadi importanti come Licata, Mazara o Dattilo, ma sentiamo il girone B più vicino al nostro Dna. Nonostante tutto credo che mai come quest’anno i due gironi si equivalgono. Affronteremo squadre importanti come Palazzolo, Giarre, Paternò e Ragusa, tutte formazioni di primissimo livello che meritano rispetto e considerazione”.

Fresina
Una veduta dello stadio “Fresina”

Il Sant’Agata 2019/2020 potrà contare su due armi in più. La prima è rappresentato da Pasquale Ferrara, tecnico esperto che conosce la categoria a menadito, tornato dopo l’ottima stagione vissuta sulla panchina santagatese nel 2015/16. Il secondo è il fattore “Fresina”, che dopo gli ultimi anni potrà finalmente essere un valido alleato: “Ferrara qui ha lasciato ottimi ricordi, da qui la scelta di puntare su un tecnico esperto e carismatico come lui – ha aggiunto il dg Meli –. È una bella sfida per entrambi, perché noi negli ultimi anni abbiamo ricevuto molti complimenti ma i campionati li hanno sempre portati a casa gli altri. Così come il mister è conosciuto come un allenatore che fa divertire ma finisce sempre dietro a qualcuno. Ecco, entrambi vogliamo togliere quel “ma” dalle nostre storie e stiamo lavorando per poterlo fare anche attraverso il gioco, perché ai tifosi santagatesi piace vedere giocare bene la propria squadra. Finalmente possiamo contare fin dall’inizio sull’apporto del nostro pubblico, non dobbiamo più peregrinare in campi limitrofi e ci tengo a ringraziare tutti coloro che lo hanno reso possibile. Il “Fresina” che ci è stato consegnato è davvero un bello stadio”.

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