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Sant’Agata, Meli: “Domenica tutti al Fresina, lo meritano ragazzi e società”

C’è voglia di complicare la vita all’imbattuta capolista in casa del Città di Sant’Agata, che domenica al “Fresina” ospiterà la Gelbison. Al match di domenica la squadra di Giampà si avvicina nel modo migliore: il successo in rimonta ottenuto in casa del Biancavilla ha interrotto un digiuno che durava da quattro turni, ma soprattutto ha ridato al tecnico calabrese una squadra molto simile a quella spumeggiante più volte ammirata in questo inizio di stagione, dimostrando che la prestazione opaca contro il Licata è stato un episodio.

Sant'Agata
Il direttore sportivo Ettore Meli e il fantasista Giovanbattista Catalano

Capitan Cicirello ha tracciato la strada, spiegando come per fermare una squadra capace di conquistare 26 punti su 30 servirà una partita perfetta, ma sarà necessario anche un altro fattore: il pubblico. Nelle passate stagioni tante volte la società ha chiesto una maggiore vicinanza alla piazza, a fronte dei tanti sacrifici affrontati per tentare la scalata verso quella Serie D ottenuta, nell’estate 2020, a distanza di quasi trent’anni. Gli spalti chiusi a causa del Covid non hanno permesso al tifo biancoazzurro di riassaporare a pieno il gusto della massima serie dilettantistica, ma quest’anno il “Fresina” è tornato a riempirsi, seppur nei limiti imposti dalle normative.

Proprio in vista della stimolante sfida il direttore sportivo dei nebroidei, Ettore Meli, chiama a raccolta tutti gli appassionati: “Mi aspetto uno stadio gremito, perché se lo meritano i ragazzi e credo anche la società. Purtroppo non tutti comprendono quanto sia difficile mantenere una categoria prestigiosa come la serie D in una cittadina come Sant’Agata: questo gruppo dirigenziale lo sta facendo con grandi sacrifici, senza mettere in pericolo il futuro del progetto. Vorrei che tutti gli sportivi capissero questo e stiano ancora più vicini a una squadra che sta facendo un percorso splendido e che ogni domenica dà il 110% delle proprie energie. Poi ovviamente non disponiamo del budget di Cavese o Lamezia, ma stiamo portando il nome di Sant’Agata in giro per tutto il Sud Italia e questo deve rendere orgogliosi tutti. Mi auguro che la partita di domenica rappresenti finalmente l’evento che unisca in modo indissolubile la squadra e i santagatesi”.

Sant'Agata
Brugaletta gestisce un possesso (foto Marta Ignazzitto)

La lanciatissima Gelbison cercherà il nono successo in undici gare e Meli ne è consapevole: “È una grande squadra, non è prima per caso ma soprattutto nasce da un progetto serio che si è sviluppato negli anni. Già da diverse stagioni naviga nelle zone nobili della categoria. Lo scorso anno è arrivata terza e ha confermato molti giocatori, puntellando la rosa lì dove serviva e quest’anno si gioca la Lega Pro con le altre corazzate di questo campionato. È un progetto tecnico che mi piace tanto e che ammiro perché lo ritengo un modo sano e lungimirante di fare calcio, soprattutto tenendo conto delle difficoltà che viviamo in questo periodo”.

Credere nelle potenzialità della squadra e continuare il percorso intrapreso nella passata stagione è quello che ha fatto anche il Sant’Agata: “Lo scorso anno abbiamo sofferto l’approccio con la categoria superiore. Probabilmente abbiamo pagato la poca abitudine ai lunghi periodi senza vittorie, venendo da campionati di vertice in Eccellenza. Nonostante tutto è arrivata una salvezza sofferta. Abbiamo pagato l’assenza del pubblico, che diventa fondamentale per una squadra che si deve salvare, ma credevamo in questo gruppo di ragazzi e nello staff tecnico e lo abbiamo dimostrato con le scelte. Con Giampà abbiamo deciso di ripartire da giocatori di cui aveva grande fiducia e piazzato qualche colpo lì dove ritenevamo opportuno. Nel calcio la pazienza e la fiducia pagano e adesso stiamo raccogliendo i frutti sperati”.

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Faella è il migliore realizzatore in casa Sant’Agata (foto Marta Ignazzitto)

Meli è soddisfatto per il successo di Biancavilla, il miglior regalo che la squadra potesse fargli per il compleanno: “Festeggiare i miei 50 anni con una vittoria in trasferta è stato bello. Biancavilla è un campo caldo, lo conosciamo bene, inoltre lì è tornato un tecnico amato e apprezzato e non potrebbe essere altrimenti. La squadra però ha subito giocato con personalità e voglia, andando sotto alla prima vera palla gol concessa agli avversari. Dopo un primo tempo ben giocato e con il fardello di quattro gare senza un successo non era facile reagire. Invece i ragazzi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e ottenuto una vittoria importante. Credo che la componente migliore del gruppo sia l’equilibrio: non ci siamo esaltati dopo le quattro vittorie consecutive a inizio campionato né depressi nelle partite successive senza i tre punti. Dopo tutto le prestazioni ci sono sempre state: con il Castrovillari la vittoria ci è sfuggita a pochi minuti dalla fine e a Giarre abbiamo perso una partita dominata per larghi tratti. Credo che soltanto con il Licata abbiamo portato via un pareggio immeritato, ma complessivamente il rendimento della squadra è sempre stato di ottimo livello, un motivo in più per essere presenti domenica allo stadio”.

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