Il Sant’Agata non molla la presa e torna da Marsala con un importante successo. A regalare i tre punti ai biancoblù è stato Costa, per una vittoria che fa restare la squadra di Antonio Venuto in scia del trio composto da Canicattì, Mazara, Licata che guidano la classifica appaiate a 15 punti, uno in più di Cicirello e compagni. Il Sant’Agata visto a Marsala è una squadra solida, cinica, capace di calarsi alla perfezione di una partita da vincere a tutti i costi su un campo complicato, in una parola una squadra matura.
Dopo la gara ecco l’analisi del dg Ettore Meli: “Sotto il punto di vista del gioco non abbiamo disputato una bella partita, ma sotto il profilo tattico siamo stati perfetti. Non abbiamo rischiato quasi nulla, abbiamo contenuto e bene un avversario pericoloso, inoltre non dobbiamo dimenticare tutte le assenze che avevamo, ma chi ha giocato ha uscito fuori un grande cuore. Sono veramente soddisfatto perché non era facile rispondere alle nostre dirette concorrenti”.
Una vittoria importante, arrivata in trasferta dopo la goleada di Partinico e il pareggio a reti bianche contro il CUS Palermo: “Loro sono una buona squadra – ha dichiarato Meli – formata da giocatori esperti. Non era facile anche perché era l’esordio del nuovo allenatore, quando c’è il nuovo tecnico è sempre un rischioso affrontare queste squadre”.
Un successo ottenuto in maniera diversa rispetto alle recenti settimane, perché se nelle scorse giornate erano emersi le individualità a disposizione di Venuto, quella di Marsala è una vittoria di squadra: “Abbiamo giocato una partita attenta, il calcio è uno sport di squadra, ma a questi livelli lo è ancora di più. Se non metti il cuore non vai da nessuna parte. Siamo stati bravi a sfruttare una delle occasioni che ci sono capitate e abbiamo portato a casa una vittoria meritata. Quello che mi preme sottolineare è che da cinque partite, Coppa Italia compresa, non subiamo gol”.
Meli lancia un appello alla piazza affinchè sia più vicina alle sorti della squadra: “Questa società sta facendo grandi sacrifici affinchè l’esilio finisca e si torni a giocare al “Fresina”. Ormai da più di un anno siamo fuori casa. Mi auguro però che già domenica prossima ci sia un numero superiore ai 43 paganti della sfida con il Caccamo. Il popolo santagatese deve capire che questa squadra non è del presidente, ma la loro. Senza il supporto della gente e della piazza non si andrà da nessuna parte. Però ci tengo a ringraziare quei ragazzi che sono venuti a sostenerci qui a Marsala e che si sono fatti tutta questa strada per dimostrarci il loro affetto”.
