Fine del girone d’andata e del 2018. Momento di bilanci per il Sant’Agata e per Antonio Venuto, che al giro di boa vede i suoi ragazzi al terzo posto ma imbattuti. Il tecnico messinese non ha mai nascosto la superiorità di Canicattì e Licata, il campionato sin qui gli sta dando ragione, anche se il Sant’Agata nel girone di ritorno potrà contare sul rientro di alcuni infortunati, ma soprattutto del fattore “Fresina”, finito l’esilio forzato a Gliaca e Capo d’Orlando.
Qualche rammarico, semmai, viene dalla finale di Coppa Italia appena sfiorata: “Abbiamo avuto qualche difficoltà dovuta alla rosa un po’ ridimensionata nei giorni successivi alla riapertura del mercato. I ragazzi a Licata in campionato hanno fatto un’ottima gara, mentre in casa con il Canicattì non è andata bene. I nostri avversari hanno saputo approfittare di quella situazione. Quel risultato è stato poi determinante per la gara di Ravanusa dove, tra l’altro, noi abbiamo giocato bene e se Caronia non avesse inventato quell’eurogol probabilmente avremmo festeggiato l’approdo in finale. Adesso dobbiamo concentrare tutte le nostre forze sul campionato, consapevoli che stiamo facendo un cammino in linea con i programmi d’inizio stagione”.
Per Venuto, però, il suo Sant’Agata con la sorte non ha né debiti né crediti: “Le classifiche alla lunga sono sempre veritiere. Abbiamo 31 punti, tutti meritati e conquistati legittimamente sul campo. Siamo dietro a quelle che sono le vere due corazzate del campionato, vale a dire Licata e Canicattì, sin qui non abbiamo subito neanche una sconfitta e questo la dice lunga sulla forza delle squadre che ci precedono. Sapevamo che sarebbe stata dura, l’unico rammarico che ho riguarda alcuni giocatori su cui sia io che la società puntiamo molto. Purtroppo alcuni infortuni non hanno reso possibile il totale uso della rosa. La società mi ha regalato alcuni giovani di cui sono molto soddisfatto, la rosa adesso è pronta per competere con le due battistrada. Non partiamo in pole position, ma dovremo essere bravi a sfruttare eventuali sbandamenti delle nostre dirette rivali”.
Qualche rammarico, semmai, Venuto ce l’ha per qualche infortunio di troppo: “Il mio unico rammarico riguarda gli infortuni di alcuni elementi. 31 punti sono un buon bottino, gli stessi punti che questa squadra aveva alla fine del girone d’andata la passata stagione. Forse abbiamo fatto qualche pareggio di troppo, in casa con il Castelbuono o con il Mussomeli, ma anche Canicattì e Licata hanno pareggiato in campi difficili. Grazie al lavoro di Meli e della società sono arrivati giovani come Gatto, Carioto e Lo Giudice, ottimi prospetti che hanno aumentato il livello della rosa. Tutte le componenti si sono impegnate affinchè questa squadra porti in alto il buon nome di Sant’Agata”.
Sul “Fresina”, infine, Venuto aggiunge: “Speravamo di tornare a giocarci a ottobre, purtroppo l’esilio è durato più a lungo. Nonostante tutto la squadra ha risposto bene, ma giocare in casa quelle partite sarebbe stato un toccasana anche per le casse della società. Così però non è stato, mi auguro che da qui in avanti possiamo regalare al pubblico del “Fresina” delle soddisfazioni e, perché no, ricevere quella spinta per raggiungere quegli obiettivi che oggi sembrano difficili”