Calcio

Sant’Agata, Giampà: “Pagata la loro partenza. Buona la reazione nella ripresa”

Sconfitto ma non ridimensionato. Dopo quattro vittorie consecutive si ferma la marcia del Sant’Agata, che cede per 2-1 in casa del Santa Maria del Cilento, subendo così la prima sconfitta lontano dal “Fresina”. Primo tempo segnato da un buon atteggiamento ma da qualche errore di troppo da parte dei nebroidei, puniti dal rigore di Maggio e dal raddoppio ad opera di Cunzi, vincitore dell’ultimo torneo di D con l’Acr Messina. Al 56’ Faella dimezza lo svantaggio, ma il secondo giallo inflitto ad Alagna e le parate di Stagkos nel finale impediscono ai biancoazzurri di proseguire la striscia positiva.

Un possesso conteso in mezzo al campo

Nonostante il ko, Domenico Giampà si tiene stretta la reazione della ripresa: “Loro non avevano mai vinto in casa e ci hanno messo alle corde. Abbiamo preso gol su due situazione rivedibili, il secondo con questa palla che è rimasta in area in modo un po’ strano e ancora prima su rigore. Forse i ragazzi sono rimasti sorpresi da questo avvio del Santa Maria che è una squadra forte, che si è rinforzata rispetto allo scorso anno dopo che insieme al San Luca è stata la rivelazione dello scorso anno. Abbiamo commesso qualche errore nel primo tempo, mi è piaciuta la reazione dei ragazzi nella ripresa ma io quando la mia squadra perde tendo sempre a fare i complimenti all’avversario e in questo caso vuol dire che il Santa Maria ha fatto qualcosa in più di noi”.

Le formazioni di Sant’Agata e Santa Maria

Il tecnico del Sant’Agata prende con filosofia il secondo giallo inflitto ad Alagna al 62’, in un momento della gara in cui gli ospiti sembravano poter raddrizzare il match: “Con i se e i ma non si fa molta strada, il calcio è uno sport strano, magari restavamo in undici e prendevamo il terzo gol. Probabilmente potevamo gestire quella situazione meglio, in undici potevamo fare di più ma non è l’espulsione la causa della nostra sconfitta, fermo restando che anche in dieci abbiamo creato qualche situazione interessante”.

A non andare giù a Giampà, è il modo in cui è arrivato il 2-0, ma in questo caso il tecnico si focalizza più sui propri errori: “Credo che quel gol sia assolutamente evitabile, da una situazione di vantaggio nostra arriva il rilancio del portiere e nasce la punizione che porta alla loro marcatura. Questa situazione non è imputabile ai giocatori ma all’allenatore, quindi faccio il mea culpa perché se una mia squadra prende un gol del genere devo sicuramente rivedere qualcosa”.

Antonio Macauda

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