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Sant’Agata, Giampà fa il pompiere: “Momento entusiasmante ma non esaltiamoci”

Il Sant’Agata ingrana la quarta e si porta a ridosso del trio di testa formato da Gelbison, Cavese e Portici. Se è un sogno non provate a svegliare i tifosi biancazzurri, che dopo aver ottenuto nella passata stagione soltanto in extremis la salvezza in D, categoria riottenuta dopo un’attesa di trent’anni, stanno vedendo la propria squadra protagonista di un inizio da urlo.

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Il tecnico del Sant’Agata Mimmo Giampà (foto Marta Ignazzitto)

Dopo Cittanova, Sancataldese e Rende è toccato al fanalino di coda Troina uscire sconfitto dal “Fresina”, al termine di una gara sofferta ma che certifica il salto di qualità di un gruppo (e forse di un intero ambiente) che lo scorso anno steccavano appuntamenti del genere. Calafiore, Giuliano e Alagna hanno firmato gli ultimi tre punti, al cospetto di un pubblico in festa ma il tecnico Mimmo Giampà punta a tenere tutti con i piedi ben piantati per terrFa: “Il Troina finora ha fatto sempre delle buone gare, ha sempre perso di misura, sapevo che per loro sarebbe stata come una finale e così è stato. Bravi noi a saper soffrire quando loro spingevano”.

“Dispiace per il gol preso, abbiamo commesso qualche errore, chi è entrato aveva delle direttive e non le ha mantenute ma c’è da dire che la potevamo chiudere prima. C’è stata l’occasione con quell’azione straordinaria di Faella che poteva tranquillamente metterla in mezzo, consentendoci di andare sul 2-0. È stata una partita dura fino al 96’. Queste sono le vittorie che mi fanno godere, ma dobbiamo restare con i piedi per terra, finora non abbiamo fatto assolutamente nulla”.

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Cipolla è subentrato a gara in corso (foto Marta Ignazzitto)

Il tecnico si focalizza ancora una volta sull’atteggiamento positivo di chi è subentrato dalla panchina: “Non solo Cipolla, ma anche Iania. Non è entrato Nuzzo, forse quest’anno c’è più competizione in alcuni reparti, ma nessuno si deve sedere sugli allori e credere di avere il posto assicurato. Mi devono mettere in difficoltà in ogni allenamento, poi toccherà a me fare le scelte: può capitare che in una partita gioca qualcuno e nell’altra un compagno, ma questo non deve far pensare a bocciature. Il tecnico sbaglia sempre in buonafede, dobbiamo lavorare ancora di più”.

Giampà parla dei tifosi, accorsi in massa al “Fresina” a sostenere la squadra in questo momento così positivo: “Ci fa piacere perché il calcio è questo, abbiamo vissuto una stagione particolare ma non è certamente colpa dei tifosi. È giusto che ci sia entusiasmo ma noi dobbiamo tirarci fuori da questo clima, l’esaltazione la possono avere i tifosi e anche i dirigenti, ma non noi. Dobbiamo pensare che mancano 35 punti alla salvezza”.

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