Il Sant’Agata ha superato nettamente il Biancavilla e ha agganciato la zona play-off. Un risultato assolutamente impronosticabile soltanto qualche mese fa. Ovvia la soddisfazione del tecnico Mimmo Giampà, che analizza comunque con onestà l’ultima prova: “I nostri avversari sono partiti meglio di noi, più decisi, con concentrazione e hanno sfruttato il vento a favore. Noi eravamo ugualmente in partita perché l’abbiamo preparata bene, soffrendo di squadra e non snaturando mai il nostro gioco. Complimenti ai ragazzi, sono in crescita sia a livello di singoli che come collettivo. Il calcio ti chiede, però, di doverti sempre confermare”.
Il calendario prevede ora la sfida all’attuale battistrada, che rischia di essere superata e beffata proprio sul rush finale dalla Cavese: “Adesso sfideremo la capolista Gelbison, che guida la classifica con merito. Dobbiamo recuperare le forze, sarà ben altra musica. All’andata in casa abbiamo fatto molto bene e dopo una protesta nostra abbiamo subito nel finale il gol del loro sorpasso. A Vallo della Lucania ci sarà da soffrire: sarà una bellissima gara con una Gelbison motivatissima perché ha pareggiato e si è vista riavvicinata dalla Cavese“.
Una trasferta che farà da preludio ad altri tre big-match: “I ragazzi devono essere orgogliosi di poter giocare sfide così e in considerazione del fatto che giocheremo anche contro Cavese, Lamezia e Acireale probabilmente saremo una squadra determinante nella corsa promozione. Non dobbiamo minimamente abbassare la concentrazione perché mancano ancora due punti al nostro obiettivo finale, ovvero migliorare il rendimento del girone d’andata”.
In considerazione della delicatezza degli impegni serviranno concentrazione e applicazione per non vanificare l’attuale prestigioso piazzamento: “Sarebbe un risultato storico che però va scritto in quanto alla fine del torneo mancano otto gare. Possiamo perdere posizioni, questo è normale ma sicuramente ci vogliamo migliorare giorno dopo giorno. Una frenata può sempre capitare, è fisiologico. Ero sicuro che oggi non avremmo sbagliato partita perché non l’abbiamo presa sottogamba. La nostra storia è scritta ma non ci accontentiamo altrimenti le persone si ricorderanno solamente delle ultime otto partite. Non fallisci mai nella vita, hai sempre un’esperienza per migliorarti”.